De Rossi: «Roma è tutta la mia vita Posso essere felice soltanto qui»

03/06/2010 alle 10:58.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Daniele parla al sito della Fifa e ribadisce il suo amore per questi colori:«Non mi vedo né in un altro club né in un’altra città» Mou e tutti i suoi estimatori,in giro per l’Europa,si mettano definitivamente il cuore in pace:Capitan Futuro non si muove DANIELE GALLI «RIVOLGO IL MIO in bocca al lupo a tutti i Nazionali della Roma che saranno impegnati nel Mondiale, in particolare a Daniele De Rossi, che con gli altri azzurri difenderà il titolo mondiale che insieme abbiamo conquistato quattro anni fa a Berlino. Sono sicuro che tutti avranno un grande rendimento e saranno protagonisti in Sudafrica». Firmato, Francesco Totti. Il Capitano saluta l’amico De Rossi. L’aveva già fatto all’indomani delle polemiche scaturite dalla

Mourinho quindi, o chi per lui, si metta il cuore in pace. Non che abbia detto qualcosa di nuovo, visto che dal primo giorno in cui ha indossato la maglia della Roma ha sempre dimostrato il suo amore. Però, dal ritiro della Nazionale, qualche giorno fa, era scattato un piccolo campanello d’allarme. Danielino, infatti, aveva detto: «Potrei prendere in considerazione l’idea di un trasferimento solo se la società mi dicesse che mi deve vendere». Una frase sincera, come è sua consuetudine, ma che aveva un po’ allarmato i romanisti, che vogliono vedere in giallorosso fino al giorno in cui appenderà gli scarpini al chiodo.

 

Le dichiarazioni di ieri fanno il paio con quelle rilasciate lungo tutto il corso della sua carriera. Ad esempio: «A Roma si diventa grandi anche senza vincere coppe dei campioni e scudetti». Oppure: «Il mio amore per la Roma nasce prima di aver cominciato a giocare in questa squadra, e lontano da questa squadra io non mi ci vedo: non sarei altrettanto felice a giocare con un’altra maglia, che la Roma compri o non compri campioni. Perché io gioco per la Roma, non per la società. Non sapete Roma che significa. È un orgoglio».

E ancora: «Ho solo un rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera». Una volta, disse anche che, da professionista vero, ogni volta che avrebbe indossato la maglia azzurra avrebbe dato il massimo senza risparmiarsi. Così fa sempre. E lo ha confermato al sito della Fifa: «Penso che il nostro segreto sia il

gruppo, il nucleo è lo stesso che ha vinto il Mondiale. Abbiamo sempre lo stesso atteggiamento. Rispetto allo scorso anno, saremo più abituati all’altitudine, un fattore da considerare. Sarà dura ripetersi».