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"Juve, non so"

03/06/2009 alle 09:38.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Venerdì scorso, due giorni prima della partita con il Torino, quella che ha chiuso la stagione della Roma, Luciano Spalletti ha invitato a pranzo Francesco Totti e Daniele De Rossi. Una convocazione mirata, non casuale: Totti e De Rossi in rappresentanza della squadra intera, in sostanza. Così, i tre, dopo l’allenamento del mattino, si sono radunati intorno ad un tavolo di un ristorante dell’Eur e, al riparo da occhi indiscreti, hanno parlato della Roma. Anzi, del futuro della Roma. E’ stato il tecnico a chiedere notizie: voi e i vostri compagni, come prendereste un altro anno insieme a me?, l’interrogativo di Spalletti. La risposta dei due giocatori..


Il retroscena aiuta a capire due cose: che la squadra è compatta dalla parte di Spalletti e che lo stesso Spalletti sta ancora cercando di capire cosa fare del proprio futuro. Il tecnico di Certaldo, l’ha detto lui stesso sabato in conferenza-stampa, è pronto a restare alla Roma a patto che la proprietà esca allo scoperto, e pubblicamente, su diversi argomenti. Tipo, il budget del prossimo mercato; gli obiettivi; le strutture di squadra/società. Trasparenza, la parolina magica. Per capirci meglio: Spalletti, a quanto sembra, non pretenderebbe acquisti da 30, 40, 50 milioni di euro, ma non vorrebbe neppure che, spendendo poco, gli si chieda di vincere lo scudetto. Tanto, troppo? E’ facile intuire, quindi, quale sarà il contenuto dell’incontro che l’allenatore avrà domani con Rosella Sensi. La sua conferma da parte della società non è assolutamente in dubbio, e non solo perchè c’è un contratto fino al 2011 e una proposta verbale di prolungamento fino al 2013. Se Spalletti non sarà più l’allenatore della Roma, perciò, sarà solo per una sua precisa scelta. La non ha mai fatto mistero di un interesse verso Spalletti, il presidente Cobolli Gigli l’ha inserito nella lista dei papabili, fonti vicine alla presidenza danno addirittura già per certo il sì di Spalletti ma a Torino sanno alla perfezione che il tecnico costa caro (compreso lo staff, il doppio di quanto costava Claudio Ranieri) e che è sotto contratto per altri due anni. Insomma, per portare via Spalletti dalla Roma, la dovrebbe parlare anche con Rosella Sensi, perchè così si fa tra grandi club. E sembra che, finora, non l’abbia fatto. E mentre da Torino filtrano indiscrezioni legate al reperimento da parte della di sponsor per pagare Spalletti e i suoi sei collaboratori, da Trigoria arrivano notizie certe circa il lavoro già programmato e curato fin nei minimi particolari dello staff spallettiano per il ritiro di fine mese a Brunico. Intanto, ieri Spalletti era a Castel Fiorentino (dove c’era anche Ciro Ferrara) per partecipare al ricordo dei due ragazzi della Berretti della morti tragicamente a Vinovo nel dicembre del 2006. «Io alla ? La cosa non è assolutamente vera: io non sono mai stato contattato da nessuno. I programmi della dovete chiederli a loro. Io mi incontrerò con la dottoressa (Rosella, ndr) per parlare del futuro della Roma. Quello della , lo ripeto, chiedetelo ai suoi dirigenti. Io non ho ricevuto alcun segnale e non so che identikit del nuovo tecnico abbia fatto il presidente della . Giovane di testa? Giovane di testa cerco di esserlo per riuscire a capire meglio i miei figli per guardare le prospettive future con i loro occhi, quindi sono ancora troppo ragazzo. Io ho il numero della dottoressa e lei ha il mio, ci sentiamo spesso. Io ho da fare discorsi molto semplici, come lei probabilmente con me. Se non ci trovassimo d'accordo? Tutto sarebbe fatto per il bene della Roma», ha dichiarato a Sky.