LIVE - Coronavirus, Infantino: "Per una partita non possiamo mettere a rischio la vita delle persone". Ulivieri: "La ripresa del calcio non la decide Lotito". Luiz Felipe: "Priorità alla salute, ma saremo pronti per lottare in campionato". Ibrahimovic si allena in Svezia con l'Hammarby

10/04/2020 alle 00:00.
infantino

Continua la lotta dell'Italia e del resto del mondo contro la diffusione del Covid-19. Intanto prosegue senza sosta la discussione su possibili date per la ripresa del campionato, con le ipotesi di un ritorno in campo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno che ad oggi pare la più realistica, anche se non tutti pensano sia giusto portare a termine la stagione in queste condizioni.

Qui tutte le notizie della giornata, aggiornate costantemente dalla nostra redazione.

AGGIORNA IL LIVE:

19.30 - Il Milan, apprende l'agenzia di stampa, era stato informato della volontà di Ibrahimovic di allenarsi con l'Hammarby e aveva dato l'autorizzazione al giocatore per lavorare in questi giorni al centro sportivo della squadra di Stoccolma, di cui lo svedese è anche azionista. Gli altri giocatori continuano invece ad allenarsi nelle proprie abitazioni: Pioli e il suo staff hanno organizzato quattro diversi programmi - con sedute di circa 70' - da seguire sette giorni su sette. I giocatori vengono costantemente seguiti anche da un nutrizionista.

(ansa)

19.25 - In luce nel Flamengo, con cui ha disputato un grande 2019, l'ex romanista Gerson ha deciso di aiutare la gente della favela di cui è originario, nella località carioca di Nova Iguacu. Così, come riportano i giornali 'Globo' e 'O Dia', assieme al padre-agente Marcao ha deciso di supportare economicamente, per l'acquisto di cibo, 200 famiglie della favela, e la cosa andrà avanti finché l'emergenza coronavirus non sarà finita. «C'è troppa gente che soffre - ha spiegato Marcao -. e quindi abbiamo deciso di amplificare un'attività di sostegno che portiamo avanti dallo scorso dicembre. Dall'inizio del Covid-19 Gerson si è dato molto da fare, e continuerà così».

19.15 - Andrea Carnevale, direttore dell’area scouting dell’Udinese, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica. Queste le sue dichiarazioni: "Sto vivendo in clausura come tutti gli italiani, continuo a lavorare da casa utilizzando le piattaforme online, coordinandomi con il mio staff e sostenendo riunioni più o meno costanti con il presidente Pozzo che si trova a Londra. Certamente il mercato è attivo, anche se la condizione attuale del calcio impone grande prudenza. Monitoriamo diversi talenti, avremmo anche individuato dei calciatori che possono arrivare, ma se non sappiamo quali saranno le uscite e le entrate, in sostanza finché non conosceremo il budget definitivo, non potremo chiudere operazioni".

Sulla possibile ripresa del campionato: "Sono favorevole, ma ci vuole grandissima attenzione. Noi ad esempio qui a Udine abbiamo un grande centro sportivo, funzionale per il calcio, ma non abbiamo una struttura per pernottare e svolgere ritiri prolungati. I calciatori potrebbero dormire allo stadio, dove la proprietà ha costruito delle stanze da letto, ma non so quanto sia fattibile. La speranza è che si torni a giocare, ma al momento visto questo nemico invisibile che è il Coronavirus, bisogna stare attenti. Ad oggi credo sia difficilissimo tornare in campo a maggio, forse più probabile fine giugno".

(Centro Suono Sport)

18.40 - Gesto di solidarietà da parte della Società sportiva Stabia, club calcistico di Castellammare di Stabia () che milita nel campionato di Serie B. La dirigenza della società gialloblu ha donato 500 mascherine protettive alla Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Castellammare di Stabia per le esigenze operative dei militari che continuano a svolgere i propri compiti istituzionali, nel perdurare dell'emergenza legata alla diffusione del Covid-19. «Si tratta di un gesto di grande solidarietà, vicinanza ed affetto che ci arriva dalla Dirigenza della Ss Stabia in questi giorni particolarmente difficili e che dimostra che uniti e rispettando le regole riusciremo a superare l'emergenza sanitaria in corso», dichiara della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, capitano di fregata Ivan Savarese, ringraziando «il presidente Andrea Langella, i giocatori e tutto lo staff della Stabia per questo gesto di grande sensibilità nei confronti dei miei militari». L'attività di controllo e vigilanza della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia sarà particolarmente incisiva durante l'imminente ponte di Pasqua in tutta la giurisdizione di competenza, che si estende da Torre Annunziata fino a Massa Lubrense, anche con l'impiego delle motovedette della Guardia Costiera soprattutto in Penisola Sorrentina.

18.30"Lo stop della Serie A è stato un fatto negativo per tutti. Certo, per noi della Lazio che vivevamo un momento eccezionale ed eravamo in lotta per il primo posto, lo è ancora di più. Ma va detto che c’erano anche altre squadre con la possibilità di vincere il titolo. Non appena il contagio sarà diminuito e le autorità sanitaria rilasceranno il via libera per tornare in campo, saremo pronti per lottare ancora in campionato. Lo stop definitivo? No, la situazione è complicata, ma vorrei avere la possibilità di giocare sino alla fine. Alla Lazio manca lo scudetto da tempo. Il mondo intero sta soffrendo e non sappiamo quando passerà. La priorità resta comunque la salute di tutti. Se più avanti ci sarà la sicurezza per giocare, fantastico. Altrimenti pazienza", questo il pensiero di Luiz Felipe, difensore della Lazio, in un'intervista al quotidiano brasiliano.

(GloboEsporte)

18.00 - A parlare di Daniele Rugani, difensore della , e del Coronavirus all'emittente radiofonica è il suo agente Daniele Trocchia"Daniele sta bene, dovrebbe finire in questi giorni la quarantena. Credo che dopo Pasqua sapremo se avrà il via libera, che per lui significa uscire dalla camera e circolare all'interno dell'hotel dove si trova". E ha raccontato i sintomi avvertiti dal giocatore: "Ha avuto 37.4 di febbre un paio di giorni dopo la partita con l', ma il giorno seguente era già pronto per allenarsi e non ha mai più avuto sintomi. Nella sfortuna c'è stata la fortuna di individuare subito il suo essere positivo asintomatico, così il contagio non si è diffuso. Daniele si è allenato il giorno dopo la partita con l', poi il giorno seguente ha avuto un po' di febbre e quello successivo ancora ha fatto il tampone". 

(Radio Sportiva)

17.45 - "Grazie a tutti per tutti i messaggi che mi avete mandato in queste settimane, ora sono pronto a tornare". Così il capitano viola German Pezzella, che attraverso i media ufficiali del club, ha ringraziato quanti nell'ultimo periodo gli sono stati vicino con messaggi e telefonate dopo che era risultato positivo al Coronavirus. "Mi avete fatto sentire meno solo, dice Pezzella. Ho ricevuto tante chiamate e sono state tutte importanti. Ho sentito quasi ogni giorno Commisso, i miei compagni, il tecnico, i medici. E ovviamente anche la mia famiglia. Un messaggio per chi lotta contro il Covid-19. Ringrazio i dottori e gli infermieri. Stanno facendo di tutto per farci uscire il prima possibile da questa situazione. Noi dobbiamo rispettare le regole. Poi chi può fare qualche donazione può solo aiutare. La ha creato la campagna 'Forza e Cuore', abbiamo partecipato tutti noi". "Quando ho saputo di essere positivo al test non è stato facile - ha ricordato il difensore argentino -. È stato un momento duro ma mi hanno aiutato in tanti rendendomi le cose un po' più semplici. Ed è stato ancora tutto più difficile perché ho affrontato questo momento senza la mia famiglia. Mi sono stati vicino con chiamate e messaggi. Erano preoccupati ma speriamo di ritrovarci presto".

Poi, ancora: "Quando ho scoperto di essere positivo al Coronavirus parlato con i medici della squadra. Mi hanno raccomandato di stare fermo per una settimana. Poi ho cominciato ad allenarmi con i loro consigli. Ho fatto un po' fatica nei primi giorni ma poi mi sono ripreso. Già da un paio di settimane mi sto allenando forte. Speriamo di tornare presto a giocare". Infine, il sogno che vuol realizzare il prima possibile: "Sicuramente è quello di tornare a fare una vita normale. Abbracciare la nostra famiglia. Rivedere i compagni e allenarci insieme. Sogno questo ogni giorno e spero accada presto".

17.40 - Gli Europei di basket, previsti inizialmente nel 2021, sono stati spostati al 2022. Lo ha deciso oggi la Fiba che ha riformato i propri calendari per far fronte all'emergenza Coronavirus e per allinearsi al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo. I tre tornei pre-olimpici saranno disputati tra il 22 giugno e il 4 luglio 2021 e, di conseguenza, la Fiba ha preferito spostare gli Europei e l'AmeriCup all'anno successo, dall'1 al 18 settembre, per non ingolfare di impegni l'agenda. Un girone di EuroBasket verrà disputato al Forum di Assago (Milano) e l'Italia del ct Meo Sacchetti, per questa ragione, è già automaticamente qualificata, anche se disputa ugualmente le qualificazioni. La finestra di qualificazione al Mondiale del 2023, prevista originalmente per settembre 2022, si svolgerà a fine agosto 2022, durate la fase di preparazione all'Europeo.

17.30«Speriamo di tornare al più presto sul campo, c'è tanta voglia. Il presidente della Fifa Infantino frena? Mi sembra che il suo sia stato un discorso molto responsabile, fatto anche da tutti noi. Ricominceremo quando saremo chiamati per farlo, perché noi l'evolversi della situazione non lo conosciamo, anche dal punto di vista sociale». Dai microfoni dell'emittente radiofonica, il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri, che fa parte anche del Consiglio della Figc, parla del momento del calcio italiano e della stagione che potrebbe ricominciare. «Se ci dovesse essere chiesto di riprendere a giocare - dice ancora Ulivieri - perché la gente ha bisogno di distrarsi con qualche partita, è un sacrificio che vorremmo fare. Però se ci verrà chiesto». Ma che calcio sarà quello per tre-quattro mesi a porte chiuse? «Potrebbe sembrare un pò più ovattato - risponde Ulivieri - ma sono convinto che non sarà così. È chiaro che il pubblico è un qualcosa in più, ma per un periodo breve si ingegneranno a trovare le giuste motivazioni senza l'aiuto del pubblico». Sul taglio degli stipendi, il presidente dell'Assoallenatori sottolinea che «ci si dimentica dei tanti che stanno in Serie C, e noi abbiamo cercato di tutelare le fasce più deboli. In questo momento credo sia un dovere, e in C abbiamo spinto per la cassa integrazione. Sul mondo dilettantistico il discorso è diverso, perché molti di coloro che lavorano in questo settore hanno un'altra occupazione. Per questi bisognerà trovare soluzioni che al momento non ci sono. Speriamo anche nell'aiuto del governo». Ma il taglio dei compensi, per Ulivieri, deve riguardare anche i tecnici esonerati ma ancora a libro paga dei club? «Credo ci voglia una contrattazione individuale - risponde Ulivieri -, comunque penso di sì». Infine una battuta: «Quando ho parlato di toni padronali mi riferivo al comunicato della lega di A e non al presidente Lotito».

(Radio Radio)

17.25 - «Mi sto inventando di tutto, altrimenti le giornate non passerebbero più». Anche per Mattia De Sciglio, terzino della , passare le giornate chiuso in casa per il coronavirus non è facile. «Ho sistemato un pò la casa, ho giocato alla PlayStation e ho seguito il programma di allenamento - racconta il giocatore, ai microfoni dell'emittente televisiva -in un modo o nell'altro, riesco a far passare il tempo. Alla fine devo ammettere che sto vivendo questo periodo in modo positivo».

(Sky Sport)

16.30 - La Premier League sta considerando l'ipotesi di implementare un'app sui telefoni dei tifosi che farebbe da passaporto sanitario per accedere agli stadi e accelerare il ritorno sicuro dei tifosi al calcio. Una società tecnologica britannica ha sviluppato un «passaporto sanitario» digitale che può essere scansionato per mostrare quando qualcuno è risultato negativo al coronavirus o ha anticorpi che gli danno l'immunità, secondo quanto rivelato dal tabloid. Il governo sta già esplorando la tecnologia come un modo per aiutare i dipendenti del Servizio sanitario nazionale, nonché un metodo per limitare il rischio di un secondo picco dopo il blocco. La Premier League vorrebbe approfittare di quest'applicazione, sviluppata da VST Enterprises (VSTE) e ancora in fase di sperimentazione, per permettere ai tifosi di seguire dal vivo le partite, quando il Governo consentirà la riapertura degli stadi. Si tratta di una misura tecnologica che la Cina ha già utilizzato per monitorare i propri abitanti.

L'amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, parlerà con i produttori dell'app questa settimana su come può essere usata per controllare la salute dei tifosi che entrano negli stadi. Il successo del concetto si basa sull'introduzione di test di massa, cosa che finora il governo non è riuscito a raggiungere. Ma VSTE afferma di aver lavorato con due società i cui test anticorpali con le dita sono stati approvati dall'Agenzia governativa per i medicinali e i prodotti sanitari (MHRA) e arriveranno entro le prossime due settimane. I test dovrebbero essere gestiti da operatori sanitari, ma i risultati di un paziente verranno poi caricati nella propria app, denominata passaporto sanitario digitale V-COVID, che utilizza la nuova tecnologia di scansione del codice chiamato VCode. Il piano proposto per il suo utilizzo nello sport è di consentire solo alle persone che sono risultate negative o che hanno anticorpi di acquistare i biglietti per le partite. I fan dovrebbero convalidare il loro passaporto sanitario al punto di acquisto e anche la loro app scansionata dalla sicurezza dello stadio, assicurando che tutti all'interno del terreno da gioco siano liberi dal virus. L'idea dei «passaporti dell'immunità» è stata sollevata la scorsa settimana dal ministro della salute Matt Hancock, il quale ha affermato che avrebbe consentito alle persone che avevano avuto Covid-19 e che ora sono immuni di tornare alla «vita normale». L'NHS sta inoltre sviluppando un'app di tracciamento dei contatti di coronavirus, che avviserebbe gli utenti se venissero in contatto con qualcuno che ha il virus. Oltre alla Premier League anche Chase Carey, a capo della Formula 1, è stato informato dell'app dall'ex del Manchester United Mike Farnan, la cui agenzia di marketing sportivo, Redstrike, ha collaborato con VSTE.

(Daily Mail)

16.00«In questi 12-13 giorni abbiamo chiamato a raccolta i nostri sponsor, specie quelli del food e beverage, immaginando che la città ha bisogno di noi. Abbiamo trovato una disponibilità enorme. Abbiamo fatto dei pacchi con del cibo, completati anche da sponsor che non hanno relazione con la . Abbiamo raccolto 32 tonnellate di cibo, che ci permettono di realizzare più di mille confezioni con 32 chili di cibo all'interno». Lo afferma a Radio Kiss Kiss il capo delle operazioni del Alessandro Formisano, spiegando l'impegno del club azzurro per le persone in difficoltà nelle settimane dell'emergenza covid19. «Abbiamo aggiunto - dice Formisano - anche dei gadget del . I ringraziamenti sono infiniti perché abbiamo trovato grande disponibilità. Non abbiamo voluto fare una iniziativa di distribuzione a pioggia, ma abbiamo individuato 21 soggetti per la distribuzione: 12 associazioni locali di volontariato, selezionate con un criterio, contattate una ad una e 9 decanati e parrocchie. Tutti si occuperanno di distribuire gli oltre mille pacchi fatti. Invieremo anche uova, colombe e pastiere nel carcere minorile. Vogliamo che questa iniziativa aiuti chi ne ha bisogno e vogliamo farlo con una trasparenza unica». Formisano ha commentato anche l'idea di mandare negli ospedali della Campania ai sanitari impegnati in prima linea le grandi uova pasquali riservate ogni anno a calciatori e staff: «Normalmente - spiega - in questo periodo mandiamo le uova a calciatori, autorità e sponsor. Ho chiamato il presidente, che mi ha dato l'ok. Ho fatto un giro di telefonate alla squadra e tutti hanno trovato molto carina l'idea. L'ho spiegato ai ragazzi e tutti ne sono stati entusiasti. Non è tanto il valore del dono, 3 chili e mezzo di cioccolato, ma è il valore simbolico. L'uovo di Pasqua si mangia in comunità e in ospedale lavorano per noi. Abbiamo preso contatto con la Regione, chiedendo di avere la lista di tutti gli ospedali impegnati nel contrasto del Covid-19. Abbiamo inviato 30 uova giganti all'azienda ospedaliera dei Colli, una decina agli altri della nostra città».

15.20 - Arjen Robben, ex stella del Bayern Monaco e della Nazionale olandese, ha rivelato che la moglie Bernadien è risultata positiva al coronavirus, anche se "ora sta molto meglio". Lo riporta la Bild. "Fortunatamente tutto è andato bene, ma non è stata una bella esperienza. Si sentiva molto male, ma per fortuna ora è risultata negativa al tampone: sta meglio". Il decorso del virus che ha colpito Bernadien Robben è stato tutt'altro che facile. "La cosa peggiore è che sentiva una forte compressione sul petto, aveva difficoltà a respirare - ha raccontato Robben -. Non è stata assolutamente una bella sensazione e poi ci sono voluti giorni per riprendersi. Non è che le cose migliorino da un giorno all'altro. Sono molto contento che adesso stia bene". "Per fortuna abbiamo dei carissimi amici che ci hanno aiutato - continua -. Ci siamo trovati in una situazione strana, dalla quale non puoi uscire affatto. Abbiamo un cane e i nostri amici si sono presi l'incarico di portarlo fuori, poiché non potevo uscire di casa. Robben ha anche confessato di essersi allenato davanti al computer con gli ex compagni di squadra". "Il mio ritorno al calcio professionistico? Certo, di tanto in tanto, mi 'prudono i piedi', ma penso che questa sensazione mi accompagnerà per sempre...". I figli di Robben, Lynn, Luka e Kai, sono risultati negativi al tampone del coronavirus, dopo la malattia della madre. "Mi sono reso conto quanto sia pericoloso questo virus e che bisogna rimanere a casa. Spero che tutti se ne rendano conto".

15.00 - Scontro verbale sullo sfondo del coronavirus in Slovenia fra il premier conservatore Janez Jansa e il presidente dell'Uefa, lo sloveno Aleksander Ceferin. Stando a quanto riferito dai media locali Ceferin, di cui si vocifera su una sua intenzione di entrare in politica al termine del mandato Uefa, avrebbe criticato le misure economiche adottate dal governo di Lubiana per far fronte all'emergenza sanitaria, al che Jansa avrebbe replicato affermando che il calcio internazionale andava fermato prima, evitando una autentica esplosione del contagio di Covid-19 in vari Paesi. Il premier ha fatto riferimento in primo luogo all'incontro di fra Atalanta e Valencia svoltosi a Milano in febbraio, ritenuto da molti all'origine di un contagio di massa in Lombardia. "E' stata una decisione irresponsabile e criminale. Una autentica bomba biologica", ha detto Jansa citato dai media. E ha aggiunto che anche dopo le messe in guardia dell'Organizzazione mondiale della sanità che aveva proclamato la pandemia, alcune partite non sono state annullate, e tutto per avidità di denaro.

14.50 - Hugo Gatti, detto 'El Loco', argentino degli anni '70 e '80, è stato dimesso dall'ospedale di dove era stato ricoverato perché affetto da Covid-19. Lo ha annunciato il figlio sui social: ''Ora mio padre è a casa e verranno giorni in cui dovrà rimanere tranquillo per rimettersi completamente dal virus. Grazie ai medici, che tanto hanno fatto per noi e a tutti coloro che ci hanno aiutato in questo periodo così difficile per il mondo intero''.

14.30 - "Settimane fa abbiamo passato un periodo molto brutto, con oltre 12 persone con virus, non solo giocatori ma anche staff. Oggi sono tutti fuori pericolo, i giocatori sono tutti negativi, e sono tutti pronti a ricominciare a giocare quando si potrà". Lo afferma il presidente della , Rocco Commisso, in collegamento dagli Usa con "Un giorno da pecora". "I calciatori devono fare la loro parte, i valori dei giocatori e delle società sono scesi del 30-40%. Come abbiamo perso anche noi decine e decine di milioni: tutti devono fare sacrifici. Stiamo parlando del taglio degli stipendi, ma ancora non siamo al punto di annunciare qualcosa di definitivo", ha aggiunto. "Può darsi - ha affermato - che il 4 maggio si possano ricominciare gli allenamenti, lo spero. Però, la salute è al primo posto, dopo viene il calcio. È anche importante non rovinare la nuova stagione".

(Radio 1 Rai)

11.50 - Il presidente dell'AssoAllenatori, Renzo Ulivieri, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica per commentare la situazione italiana in merito all'emergenza coronavirus. Queste le sue parole: "In un momento come questo c'è da guardare alle fasce più deboli, coloro che hanno stipendi normali anche all'interno delle società professionistiche. Come Assoallenatori cercheremo di sostenerli, ma il discorso vale in generale. Ho riportato ciò che dovrebbe essere il pensiero di tutti noi in una situazione come questa: cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà. A me non piace mettere sul piano delle contrapposizioni su certi argomenti, ho scritto una lettera garbata al presidente della Lega, l'urgenza è dare una mano alle persone in difficoltà. Proprio quelli più in difficoltà si sono rivolti a noi e se mi chiedete come ne uscirà il calcio dico che la logica è quella del mercato, ci si fa concorrenza per prendere un calciatore. Quando riapriranno le fabbriche, riaprirà anche il calcio. Sarà il Governo a decidere, non Lotito".

(Radio Punto Nuovo)

10.00 - Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, è stato ospite ieri sera di una diretta andato in onda sul profilo ufficiale del brasiliano Ronaldo. Il massimo esponente della federazione internazionale ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'emergenza coronavirus e sulla ripresa dei campionati, che non devono essere una priorità rispetto alla salute delle persone. Queste le sue parole.

"Nessuno si aspettava quello che è successo, non eravamo pronti. C'è gente che soffre, che muore. E vediamo che ancora tanta gente non ha capito la situazione. In Italia i numeri sembrano scendere, ma solo perché sono state prese le giuste misure. Bisogna tenere duro e stare a casa, rispettare il prossimo. Vogliamo tornare a giocare, ma oggi la salute è la priorità. Per la prima volta il calcio non è più la priorità numero uno. E' triste ma è così. Il calendario? Bella domanda. Prima c'è la salute, fino a che c'è un rischio non si gioca, se bisogna aspettare di più lo faremo. Non dobbiamo mettere a rischio la vita delle persone per una partita di pallone. Giocheremo quando potremo, forse a luglio, forse ad agosto. Non è giusto per quelli che lottano e soffrono in questi giorni parlare di giocare il prima possibile, non è giusto".

Clicky