Nela: "Adesso tocca ai giocatori. Solo vincendo si esce da situazioni come questa"

19/12/2015 alle 02:31.
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AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Sebino Nela, doppio ex di Roma e , ha parlato della sfida di domenica e del momento che stanno attraversando i giallorossi al magazine ufficiale. Queste le sue parole:

"Il momento è delicato non lo si può negare. Quando si mette in discussione l’allenatore non è mai facile. Coincide, inoltre, con gli infortuni di Gervinho e . Sembra passata una vita, ma solo venti giorni fa questa squadra era una accreditata per vincere lo scudetto e oggi sono tutti in discussione".

Come si esce da situazioni come questa?
"Solo vincendo. In campo comunque vanno i giocatori, ho sempre dato grandi meriti agli allenatori, ma domenica saranno i giocatori a dover risolvere la partita".

Crede sia meglio che si giochi a soli tre giorni dalla eliminazione dalla Coppa Italia?
"Sì, molto meglio. C’è meno tempo per pensare... Bisogna sbloccarsi il prima possibile".

Si gioca all'Olimpico, meglio o peggio?
"Forse in questo momento non aiuta, ma non appena la situazione dovesse sbloccarsi tutto sarà più facile".

Che gara si aspetta?
"Più passeranno i minuti e più sarà complicata a livello mentale. Sarà importante passare in vantaggio per poter poi ricominciare a fare il gioco che la Roma sa fare, giocando con serenità".

Chi potrebbe risolvere la gara?
"Un colpo di un singolo. In queste ultime settimane sono venuti a mancare anche quelli. Sono i singoli che in situazioni come queste devono dare qualche cosa in più. Quando viene a mancare il collettivo, il singolo prende le redini e trascina il gruppo".

Il suo giudizio sul ?
"Il proprio come la Roma si sta complicando la vita da solo. Ne sono evidenza le due espulsioni che ha rimediato: Perotti e Pavoletti saranno squalificati. Insomma, non sono in un gran momento".

E sulla carta i valori sono diversi.
"Sembrerebbe una partita dal pronostico semplice, ma potrebbe diventare in salita se il match non si sblocca nei primi minuti".

Cosa ne pensa di Gasperini?
"Mi è sempre piaciuto, è un allenatore didattico. Conosce bene il calcio e ho visto giocare molto bene il suo ".

Nela e il .
"Sono nato e cresciuto là. È la società più antica d’Italia. So cosa significa vestire la maglia del . La responsabilità di scendere in campo con quei colori la conosce solo chi la ha indossata".

Poi dodici anni alla Roma. Un ricordo su tutti?
"Facile, facile: penso al gol nel derby. Il 23 ottobre 1983, la stracittadina del Ti amo. Di gol ne ho fatti pochi, ma quello è decisamente il primo che mi viene in mente".

Quel gruppo avrebbe potuto vincere di più?
"Assolutamente sì, era un gran collettivo con abili capacità individuali".

Ma allora si può vincere a Roma?
"Certamente, si deve creare il feeling giusto tra giocatori, allenatore, società e tifosi. E si continuerà a vincere".

Cosa vede nel futuro giallorosso?
"La Roma ha le possibilità per arrivare nelle prime posizioni fino alla fine".