Ferret (ex medico Francia): "I nazionali che giocavano in Italia assumevano farmaci"

06/06/2013 alle 01:09.

Il medico dei Bleus campioni del mondo nel 1998, Jean-Marcel Ferret, ha detto oggi in un'audizione davanti alla commissione d'inchiesta del Senato francese sul doping che i giocatori della nazionale che a quel tempo giocavano in Italia ''consumavano una gran quantita' di prodotti, anche sotto forma di flebo''. Fra i giocatori di quella nazionale che all'epoca giocavano in Italia c'erano fra gli altri Didier Deschamps, Zinedine Zidane, ma anche Marcel Desailly



Ferret, per 30 anni medico del Lione e per 12 della nazionale, aggiunge che ''c'era una quantita' di prodotti che venivano utilizzati per finalita' diverse da quella originale''. Quanto ai valori anormali di ematocrito di alcuni giocatori, di cui ha parlato sempre in Senato il suo successore Paclet (medico fra il 2004 e il 2008 dei Bleus), Ferret ha confermato che ''alcuni giocatori avevano un livello di ematocrito alto, ma erano valori permanenti. Quello che conta e' la variazione''. In particolare su Deschamps, oggi ct della nazionale, afferma che ''gli indicatori indiretti erano normali. Non sapevo - spiega - quello che succedeva alla , ci sono dei paesi in cui si fa ricorso massiccio alla medicina. Gli italiani sono cosi', quando noi diamo un farmaco loro fanno una puntura, o una flebo. Stessa cosa i tedeschi. Facevano le flebo ai giocatori gia' ai mondiali del 1974''. Se Ferret ha dei dubbi, ammette pero' di non avere prove: ''facevamo un bilancio serio con i giocatori ad ogni stage. Quando ci sono cose strane in biologia si va a scavare, si va a cercare cosa c'e' dietro. Ogni volta che abbiamo visto qualcosa di strano siamo andati piu' a fondo ma non abbiamo trovato mai niente. Non abbiamo avuto sospetti di prodotti di origine esterna. In buona fede, nel 1996, 1998, 2000, 2002, i giocatori erano puliti''. Lo stesso medico ha sottolineato l'''ingenuita''' dei giocatori che non si informano sulla natura dei prodotti somministrati loro dalle societa': ''quando gli fanno un'iniezione, loro non chiedono di cosa si tratti''. 

(ansa)