Post Match - Quanto sposta Saelemaekers

20/01/2025 alle 21:54.
pmalexis

LR24 (MIRKO BUSSI) - La chiave che ha aperto Roma-Genoa è stata girata da destra, lo stesso lato da cui era stato dipanato il Bologna per il momentaneo 0-1 e, sempre da lì, erano arrivate le fortune nel 2-0 del derby. Lì dove ha traslocato Saelemaekers, che al rientro dopo l'infortunio ha inizialmente occupato zone più offensive, comunque sempre partendo da destra, per poi scivolare più indietro, fino a toccare i fili elettrici di un ruolo che negli anni ha polverizzato la credibilità popolare di diversi avventori succedutisi.

Saelemaekers, invece, in una manciata di partite ha riempito i vuoti, con 3 gol e 2 assist partendo da lì, escludendo quello col Lecce dunque, e, in questo modo, ha spiegato anche perché i vari terzini riciclati nel ruolo erano finiti in cortocircuito.

L'elettricità e la varietà di soluzioni che inevitabilmente ha un giocatore dal dna offensivo come il belga rispetto a un canonico terzino, ha permesso alla Roma di trovare slancio in un settore che viene facilmente illuminato anche dalla prossimità di Dybala, sempre più libero nelle sue scelte di posizionamenti ma comunque mantenendo la preferenza di quegli spiazzali sul centro-destra. L'abilità in uno contro uno di Saelemaekers, la sua rapidità nel breve oltre alla capacità di relazionarsi ai compagni offensivi hanno allargato e, anzi, quasi spostato la Roma sul lato destro.

Come succede venerdì, quando il possesso romanista finiva per accumulare 8 giocatori nella metà più a sinistra del campo: da qui, il rapido innesco partito da Dybala e assecondato poi da Mancini, che in più si sovrappone, ha permesso a Saelemaekers di preparare nel migliore dei modi il cross destinato a Pellegrini e poi corretto definitivamente in rete da Dovbyk.

Un cambio di abitudini, per la Roma, che esce nitidamente anche dalla mappa dei tocchi dei giallorossi nelle ultime partite. Contro il Genoa, venerdì sera, il maggior numero di tocchi negli ultimi metri avversari è arrivato proprio dalla corsia destra. Lo stesso si vede anche dalla mappa dei tocchi registrata a Bologna dove saranno addirittura 86 i palloni gestiti nella parte più offensiva della corsia destra rispetto ai 50 manovrati sul lato opposto. Il dato trova coerenza in tutte le ultime 8 partite di campionato della Roma, con l'unica eccezione del derby, a partire dalla gara con l'Atalanta che ha visto il ritorno in campo dell'esterno di proprietà del Milan.

Prima che tornasse Saelemaekers, invece, la Roma pendeva a sinistra, con le ultime 2 partite di Juric oltre al debutto di Ranieri a Napoli, che vedono la corsia mancina come quella dove i giallorossi gestivano il maggior numero di palloni negli ultimi metri avversari.

L'annosa ricerca di un esterno destro dovrebbe vedere un nuovo capitolo a breve con Devyne Rensch, almeno a dar retta alle indiscrezioni più recenti. Un profilo che, se forzato da quinto, potrebbe presentare le controindicazioni già viste in passato: il classe 2003 olandese, infatti, ha la linearità calcistica tipica dei terzini, seppur di scuola offensiva, senza quelle effervescenze in uno contro uno, quelle taglienti tendenze alla profondità o in generale di incisività negli ultimi metri con cui Saelemaekers, ormai, ha spostato la Roma dal suo lato.