LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Cambiano i sintomi ma la malattia della Roma è cronica. La stessa che da anni frantuma ogni illusione, gonfiata più o meno colpevolmente dall'estate all'autunno.
Più della difficoltà, inquieta la ripetuta incapacità di uscirne. Il Sacro Graal della mentalità vincente è un dono concesso soltanto a chi ha la nausea all'odore della sconfitta, per chi vede i secondi come fallimenti e non come obiettivi. Perché, per definizione, lo sport ha come obiettivo la vittoria.
ALISSON 5,5 - Parerebbe pure, avendone la possibilità.
FLORENZI 5 - Quel che inevitabilmente toglie dietro non lo restituisce davanti. DAL 82' PERES SV - Ma non dovevamo non vederci più?
MANOLAS 4,5 - Oltre alla deviazione dello 0-2 di De Roon riempie il foglio con grossolani errori d'impostazione. Manomesso.
FAZIO 4 - Lascia a Cornelius tutti i comfort per lo 0-1.
KOLAROV 5,5 - Per un tempo le sue salite hanno solo l'effetto di produrre campo che Cornelius si sbriga a divorare. Si riprende le armi nella ripresa, tornando ad essere la soluzione più efficace per l'attacco romanista. Lui, un esterno di difesa.
PELLEGRINI 5,5 - Almeno un colore nel centrocampo della Roma. Va via ai primi lavaggi però. DAL 51' SCHICK 4 - Non può nulla, probabilmente. E non esce nulla.
GONALONS 4,5 - Ha la macchia di un suo errore la palla che da proprietà romanista finisce dietro ad Alisson tramite Cornelius. Nel secondo tempo, quando ha assoluta libertà, appare.
STROOTMAN 4 - Saltiamo volentieri la parte sul giocatore che fu eccetera. Ora, così e con questo spartito tattico ogni sua virtù superstite evapora. DAL 75' UNDER 5 - Comparsa.
EL SHAARAWY 5 - Solo l'assist ad addolcire l'insufficienza.
DZEKO 5,5 - Rompe il cronometro che misurava la sua astinenza da gol. Ma ce n'è voluto.
PEROTTI 4,5 - Da esterno d'attacco le sue serpentine producono più fumo che altro, da centrocampista (!) addirittura dolori.
DI FRANCESCO 4 - Nulla cambia facendo le stesse cose. Non è il modulo ma l'interpretazione sempre uguale a se stessa e ormai svuotata dal gusto della novità iniziale, la solita strada che ormai percorre o tenta di percorrere il pallone, sempre alla medesima velocità, come la consueta, nei tempi e negli uomini, ruota dei cambi a impantanare ancor di più la squadra.