LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Profondo rosso: la Roma viene espulsa dalla Champions League e proprio nella sera che Luciano Spalletti e i suoi "aspettavano da 8 mesi" si ritrova nuda davanti ai propri difetti e alle proprie paure. Il rischio è di banalizzare l'analisi con l'inferiorità numerica: la Roma finisce la propria partita in 11 contro 11 al 40', quando è già sotto 0-1 e ha sufficientemente dimostrato di non avere il vestito e l'animo adatto per la serata.
De Rossi aziona il disastro, Emerson Palmieri lo rifinisce, Szczesny esce male almeno quanto la Roma tutta.
SZCZESNY 4 - Questione di scelte: picchettato sulla linea in occasione dello 0-1, sbaglia il posizionamento e quindi aggrava il tutto scegliendo l'uscita in stile giocatore di football americano per placcare Layun che farà lo 0-2.
PERES 5 - Qualche affondo e un paio di cross come disinfettanti contro le abrasioni che lascia nella difesa romanista.
MANOLAS 4,5 - Se non fosse un difensore per il quale il calcio è esclusivamente sottrazione, saremmo al paradosso: un calciatore che odia il pallone. Un oggetto che lo repelle dal profondo, tanto da regalarlo al primo che passa, come gli accade due volte nel primo tempo con quelli del Porto. Mal ridotto sullo 0-3.
DE ROSSI 3 - 33 anni, fascia di capitano, 78 partite in Europa, oltre 100 con la maglia dell'Italia. Perché?
JUAN JESUS 4 - Difficile far passare inosservata alla commissione per l'accesso alla Champions League una marcatura fantasiosa come quella su Felipe nello 0-1 del Porto.
PAREDES 4,5 - Stavolta paga lui il conto dell'espulsione. E non aveva fatto nulla per nascondere la propria candidatura, prima commettendo l'ingenuo fallo che porterà allo 0-1, poi disperdendosi tra le piaghe del centrocampo. Fattori di crescita. DAL 42' EMERSON 3,5 - Tatticamente pressoché analfabeta, come fotografa brutalmente il fuorigioco che gli viene fischiato ad inizio secondo tempo, quando oltre ad essere metri dietro la linea difensiva, aveva comunque perso l'uomo di riferimento. Rosso d'imbarazzo.
STROOTMAN 6 - Il premio è alla trama della sua partita. Quando le parti della Roma si staccano via via sprofondando sotto i tacchetti del Porto, infatti, c'è chi resiste, s'aggrappa e risale. Duro a morire.
SALAH 5 - E' lui a spegnere addosso a Casillas la fiamma dell'unica, concreta, occasione romanista.
NAINGGOLAN 6,5 - Seguendo il teorema di Spalletti, per cui se uno ha paura del Porto non è da Roma, saremmo nelle condizioni di poter consegnare poco più di una maglia. Dietro c'è ben stampato il 4 di Nainggolan, che rasa palloni a tutto campo, rincorre massaggiatori e inservienti del Porto e con le pile ormai esaurite prova addirittura a colpire Casillas. Unico da Roma.
PEROTTI 5,5 - Sulla tela cross e palloni dai colori accesi. Però anche il suo piede si rimpicciolisce dietro le marcature avversarie quando Peres gli offre il cross giusto. DAL 87' GERSON SV - Per lui, almeno, non è tutto da buttare stasera.
DZEKO 4,5 - Una volta un po' troppo corta, stavolta più lunga, quindi troppo forte, eh ma un po' più piano no? Sporcandosi, invece, avrebbe avuto almeno il brivido di colpire il pallone. Capriccioso. DAL 60' ITURBE 5 - Quantomeno non delude le aspettative. Difficile immaginarsi di più visto il contesto.
SPALLETTI 4,5 - Affoga nel mare che divide il dire dal fare: probabilmente le ripetute sottolineature sull'importanza della partita hanno finito per appesantire fin troppo il bagagliaio dei suoi, per la maggior parte tirocinanti di palcoscenici come la Champions. Il flop è rumoroso perché i valori tecnici pendevano evidentemente dalla sua parte, il Porto li ha assottigliati minuto dopo minuto con la forza di squadra. Quella che la Roma ancora non è.