Con la chiusura del girone d'andata, si stilano i primi bilanci: a metà percorso, la Roma viaggia ad una velocità media di 2,32 punti che in proiezione darebbero 88 punti a maggio. Attualmente ne ha 44, conquistati tramite 39 gol all'attivo e appena 10 al passivo. Ad inizio 2013, i giallorossi giravano sesti a 32 punti, dodici in meno degli attuali e di quanti ne aveva la Juventus, a quel punto a +5 sulla seconda.
Questa Roma ha fatto anche meglio visto che gli stessi punti li ha arricchiti da un +29 nella differenza reti, contro il +27 dei bianconeri un anno fa. Eppure oggi è seconda e considerata non più di uno sparring partner.
Nulla che meriti di oscurare la prova splendente della Roma, in grado di rovesciare il Genoa in meno di un tempo: Florenzi e Strootman sono i migliori, De Sanctis è costretto a parare la noia.
DE SANCTIS SV - Benatia e Burdisso non gli concedono neanche le briciole. Non dimentichi l'asciugamano.
MAICON 7 - Solo una volta alza i giri: serve per mettere i sigilli all'incontro con il 3-0. Il resto lo vive dando la consueta sensazione di superiorità. DAL 83' JEDVAJ SV - Un messaggio di Garcia: nulla di personale con il 18enne.
BENATIA 7 - Lì dietro, il pallone è un oggetto misterioso ma il marocchino si ricorda di essere anche il capocannoniere di squadra e risponde a Florenzi che gli era scappato davanti.
BURDISSO 6,5 - Non si lascia intenerire dai capricci di Calaiò che neanche sul 4-0 può controllare agevolmente il pallone.
DODO' 6,5 - La corsa elegante, quei ricci coccolati dal vento, la fragranza dei suoi cross facilitano l'innamoramento. Però stuzzica la pazienza di Garcia per la negligenza negli appoggi o nei movimenti, materie poco interessanti per uno come lui.
NAINGGOLAN 6,5 - La somiglianza con Bradley è solo estetica per via della rasatura. L'americano comprenderà: al cambio, la Roma ha salito due scalini in un colpo solo.
STROOTMAN 7,5 - Quando pianta i piedi per terra nei contrasti, non c'è scampo: la sfera va restituita, per evitare che l'olandese passi a metodi non previsti dal galateo. Questo, basterebbe a farne un buon giocatore che diventa straordinario per la qualità con cui manda due volte Destro a fare i conti con Perin.
PJANIC 6 - Non era al meglio e, a conti fatti, non era necessario esserlo. Il bosniaco si unisce al coro senza stonare e sfiorando il gol nella ripresa. DAL 70' DESTRO SV - Venti minuti gli bastano per avere due occasioni: la prima lo obbliga all'acrobazia, la seconda meritava miglior trattamento.
FLORENZI 8 - Onora al meglio il centenario della rovesciata e fa da spot per l'uscita del nuovo album Panini, con un gol che finirà presto nelle sigle di stagione. Non è tutto: avanzano anche un assist per Maicon e la solita generosità. DAL 78' MARQUINHO SV - Ha rifiutato il Genoa: in 12 minuti, comunque, non fornisce spiegazioni tecniche alla scelta.
TOTTI 7 - Tornano a suonare le campane dell'Olimpico: erano 9 mesi che il capitano non segnava davanti alla sua gente. Mette il piede anche nei gol di Florenzi, calciando la punizione da cui nasce la rovesciata, e nel 3-0, progettando il contropiede.
GERVINHO 6 - Dona la quotidiana dose di gloria al portiere avversario. Dopo 4 mesi, forse, vanno cambiate le pile al giocattolo preferito da Garcia?
GARCIA 7 - Senza De Rossi, capovolge il triangolo di centrocampo dando istruzioni a Pjanic, più spesso, di posizionarsi davanti a Strootman e Nainggolan. Chiude la sua prima metà stagione in Serie A con 44 punti, 39 gol fatti e 10 subìti. Mister Fantastic.