LAROMA24.IT - Ripartire subito. Questo è l’imperativo chiesto alla Roma, chiamata a rispondere subito sul campo dopo la doppia delusione per lo 0-0 nel derby e per il 3-0 con il Napoli. Domenica per la formazione di Garcia ci sarà subito l’opportunità di rialzarsi. All'Olimpico arriva la Sampdoria: tralasciando l'infausto precedente del 25 aprile 2010 (l'1-2 che in pratica costò lo scudetto) nella recente storia giallorossa la parola 'Sampdoria' è stata spesso sinonimo di riscatto. E' stato così, ad esempio, nel 2006/07, quando la Roma di Spalletti si sfogò con i doriani dopo il 7-1 incassato a Manchester. Oppure nel 2008/09, dopo l'eliminazione dalla Champions con l'Arsenal. E anche lo scorso gennaio, dopo la batosta di Torino, la Roma aprì la nuova serie di vittorie proprio ai danni della Samp in Coppa Italia. Quale occasione migliore per mettersi alle spalle il secondo ko stagionale?
L’ALLENATORE – Coincidenze a parte, la Roma si troverà di fronte una squadra in salute, ormai risalita dal pantano della zona retrocessione alla tranquillità del centro-classifica. Il principale artefice è il tecnico Sinisa Mihajlovic. Un passato in giallorosso presto dimenticato, visto il ruolo da assoluto protagonista nella Lazio che vinse lo scudetto del 2000, rende ogni incrocio con la Roma una sfida particolare per il tecnico serbo. A ciò si vanno ad aggiungere anche alcune frizioni con qualche elemento della rosa giallorossa: in passato con capitan Totti (poi tutto si è risolto), più di recente con Adem Ljajic, escluso dalla nazionale quando Mihajlovic aveva l'incarico di ct della Serbia. Una volta appese le scarpette al chiodo, ha iniziato la carriera da allenatore come secondo di Roberto Mancini all’Inter, prima di lanciarsi nelle prime esperienze in solitaria: una buona annata a Catania nel 2010 più stagioni tutt’altro che positive a Bologna e a Firenze. Dopo un anno alla guida della selezione serba e una mancata qualificazione ai Mondiali, Mihajlovic ha poi fatto ritorno lo scorso novembre a Genova sponda blucerchiata, dove aveva già giocato per 4 stagioni, in sostituzione di Delio Rossi. Un avvicendamento che era gia avvenuto a parti inverse nel 2011, quando il serbo fu esonerato dalla Fiorentina e al suo posto fu chiamato proprio l'ex tecnico laziale.
ANDAMENTO - L'alternanza in panchina ha dato i frutti sperati. Dopo aver raccolto solo 9 punti nelle prime 12 partite, con Mihajlovic il ritmo è totalmente cambiato. 5 vittorie e 4 pareggi hanno rilanciato i doriani a quota 28 punti, quanto basta per ritrovare fiducia dopo un avvio in cui la stagione appariva già compromessa. Il ritrovato entusiasmo fa rima anche con l'attuale serie positiva: 3 vittorie e un pari nelle ultime 4 gare, con il fiore all'occhiello della vittoria nel derby della Lanterna. Vittoria celebrata con un video diventato virale sul web, dove giocatori e tifosi re-interpretano la clip di "Happy" di Pharrell Williams, una delle hit del momento. Tornando al campo, nella gestione Mihajlovic si contano solo 3 sconfitte: contro Juve e Napoli in campionato e il già citato ottavo di finale di Coppa con la Roma.
FORMAZIONE - Rispetto alla gara d'andata i giallorossi affronteranno una formazione che non è cambiata molto negli interpreti, quanto nello spartito: dal 3-5-2 di Delio Rossi si è passati al 4-2-3-1 di Mihajlovic. Modulo più equilibrato, che meglio si adatta alla caratteristiche della rosa doriana, che conta centrocampisti di valore ma che ha spesso risentito dell'assenza di una prima punta di livello. Tra i giocatori da tenere d'occhio c'è sicuramente Eder Citadin Martins, capocannoniere blucerchiato con 9 centri che già regalò un dispiacere ai giallorossi (con la maglia del Brescia nel 2011 segnò proprio alla Roma il suo secondo gol in Serie A). Altro osservato speciale è Manolo Gabbiadini: Delio Rossi lo schierava attaccante, mentre Mihajlovic lo ha arretrato a centrocampo, come esterno destro. In ogni caso il suo contributo in fatto di gol (6 finora) e di assist non è passato inosservato. Per domenica Mihajlovic dovrà però fare i conti con l'assenza dell'infortunato Maxi Lopez, che ha scelto di tornare a Genova dopo una prima parte di stagione ai margini del Catania, in cui hanno fatto più rumore le sue vicende personali rispetto alle poche apparizioni in campo. Il tecnico serbo dovrebbe schierare in difesa l'ex laziale De Silvestri con Gastaldello, Mustafi e Regini davanti al portiere Da Costa, Palombo e Kristicic in mediana e Gabbiadini, Soriano e Wsolek sulla trequarti alle spalle di Eder, provato come prima punta in settimana.
EX - Oltre a Mihajlovic, si conta un'altro ex romanista in maglia blucerchiata: Stefano Okaka, ex prodotto del vivaio che ha lasciato la Capitale del 2012, dopo un lungo girovagare tra i campi della Serie B. Reduce lo scorso anno da una buona annata in serie cadetta allo Spezia e da una prima parte di stagione al Parma in cui non ha trovato spazio, Okaka si è trasferito alla Samp a titolo definitivo lo scorso gennaio, nell'ambito di uno scambio alla pari con Pozzi.