Memori del pomeriggio da incubo vissuto lo scorso anno al "Massimino", i giallorossi sono chiamati a rifarsi da quella gara dagli esiti clamorosi, coi rossazzurri in vantaggio per 3-0 nel corso del primo tempo e l'infortunio capitato a Francesco Totti. Lo scorso anno fu Zenga contro Spalletti, quest'anno sarà invece Atzori contro Ranieri. Il nuovo tecnico del Catania è ancora a secco di vittorie ma, dopo le tre sconfitte raccolte nei primi 270', viene da due pareggi consecutivi contro Lazio ed Atalanta. Ranieri, invece, è ancora imbattuto alla guida dei giallorossi, con 7 punti in 3 gare e ben 8 goal realizzati a fronte di 5 subiti.
Memori del pomeriggio da incubo vissuto lo scorso anno al "Massimino", i giallorossi sono chiamati a rifarsi da quella gara dagli esiti clamorosi, coi rossazzurri in vantaggio per 3-0 nel corso del primo tempo e l'infortunio capitato a Francesco Totti.
Lo scorso anno fu Zenga contro Spalletti, quest'anno sarà invece Atzori contro Ranieri. Il nuovo tecnico del Catania è ancora a secco di vittorie ma, dopo le tre sconfitte raccolte nei primi 270', viene da due pareggi consecutivi contro Lazio ed Atalanta. Ranieri, invece, è ancora imbattuto alla guida dei giallorossi, con 7 punti in 3 gare e ben 8 goal realizzati a fronte di 5 subiti.
Il punto di forza del Catania di Atzori, per lo meno negli uomini, è proprio la difesa: Andujar è un portiere che garantisce affidabilità, specialmente tra i pali mentre lo stesso non può dirsi in merito a qualche "avventurosa" uscita fuori area del portiere argentino. Davanti a sè, perso Stovini, i rossazzurri hanno sostituito "Lorenzo Il Maginifico" con un altro argentino, Spolli, leader della difesa, insuperabile sui palloni alti ma ancora molto incerto nell'uno contro uno e nello sbrogliare situazioni contorte. Vucinic potrebbe essere per lui un cliente molto scomodo. Al suo fianco agirà il connazionale Silvestre il quale, senza infamia nè lode, è noto per essere uno dei punti fermi del Catania. Sulle corsie laterali saranno Potenza e Capuano a provare a tenere lontani gli esterni giallorossi dall'area di Andujar ma, se il mancino (Capuano) sembra attraversare un buon periodo di forma, Potenza, al contrario, vive un momento non felice e potrebbe risultare l'anello debole di una difesa, come detto, ben assortita.
A centrocampo iniziano i "guai" per i rossazzurri: l'assenza di Pablo Ledesma pesa come un macigno sull'economia del gioco del Catania dato che nè Carboni, nè Biagianti nè tanto meno Delvecchio riescono a ricalcarne caratteristiche e stile di gioco. Dopo l'esperimento, mal riuscito, di Delvecchio playmaker, nelle ultime gare è stato Carboni, con risultati sicuramente migliori, ad avviare la manovra rossazzurra con Biagianti e Delvecchio al proprio fianco. L'ex doriano non attraversa il suo miglior momento e fatica anche a proporsi in zona goal sebbene rimanga uno dei giocatori ai quali prestare maggiore attenzione sui calci piazzati, ma non solo.
Nel 4-3-2-1 di Atzori, particolare rilievo rivestono i due trequartisti. Mascara, fin qui, è stato solo l'ombra del giocatore straordinario ammirato lo scorso anno ma resta pur sempre il pericolo numero 1 di questo Catania. I suoi calci di punizione ed i suoi spunti sulla sinistra potrebbero mandare ancora una volta in tilt l'out destro della difesa della Roma, già noto per i suoi "black-out": Dall'altra parte agira uno dei giocatori più imprevedibili di tutta la Serie A, vale a dire Jorge "El Malaka" Martinez. L'uruguaiano riesce ad essere, a distanza di pochi giorni, indisponente e inconcludente oppure imprendibile e decisivo, come avvenuto contro la Lazio. Certo è che non bisogna lasciargli molto spazio per puntare la difesa e dunque attaccato non appena entra in possesso del pallone, caratteristica che Riise ha già nelle proprie corde.
In avanti agirà Morimoto: il giapponese, autore della doppietta che lo scorso anno mandò al tappeto Juan e compagni, non è uno di quei giocatori che contribuisce più di tanto alla manovra, ma con il suo buon fiuto del goal riesce spesso a capitalizzare al meglio le indecisioni della retroguardia avversaria. E per una retroguardia come quella giallorossa che quest'anno non sta certo incantando, potrebbe rivelarsi un avversario parecchio difficile.
In alternativa al nipponico, Atzori potrebbe puntare, dall'inizio o a partita in corso, su Gianvito Plasmati, unico ariete a propria disposizione e in grado di mandare a gambe all'aria difensori ben più esperti di lui. Risulta però difficile pensare che l'ex giocatore della Fidelis Andria, possa riuscire a sovrastare Burdisso, Juan o Mexes nel gioco aereo.