Solo 40 milioni per il prossimo mercato? .. Non si spendevano dai tempi di Batistuta

25/05/2011 alle 18:01.

LAROMA24.IT - Quaranta milioni di euro, al netto di cessioni varie ed eventuali. Questi i soldi che DiBenedetto e soci hanno stanziato per rifondare e ringiovanire la Roma. Un budget di mercato così alto – ottanta miliardi del vecchio conio – non lo si metteva a disposizione da undici anni. Dall’estate 2000, quella che avrebbe portato nella capitale Gabriel Batistuta Emerson Ferreira da Rosa, Walter Samuel

LAROMA24.IT - 
Quaranta milioni di euro, al netto di cessioni varie ed eventuali. Questi i soldi che DiBenedetto e soci hanno stanziato per rifondare e ringiovanire la Roma. Un budget di mercato così alto – ottanta miliardi del vecchio conio – non lo si metteva a disposizione da undici anni. Dall’estate 2000, quella che avrebbe portato nella capitale Gabriel Batistuta  Ferreira da Rosa, Walter Samuel (preso con un anno d’anticipo), Jonathan Zebina e Gianni Guigou. Totale della spesa, più di centocinquanta miliardi di lire. Senza partenze di sorta, che avrebbero alleggerito il bilancio giallorosso. Tanto costò lo scudetto a Franco Sensi. Da allora, il club non ha più impiegato ingenti risorse per rinforzare la squadra, se non con altre operazioni in uscita.

2001-2002

Arrivano Antonio Cassano (sessanta miliardi dal Bari), Ivan Pelizzoli (ventisette miliardi all’Atalanta), Leandro Cufrè (otto miliardi dal Gimnasia La Plata) e Sebastian Cejas (svincolato), ma parte Hidetoshi Nakata (Parma) per altrettanti sessanta miliardi. Col Parma, inoltre, viene intavolata una trattativa che porta Diego Fuser, Saliou Lassisi e Raffaele Longo nella Capitale e Amedeo Mangone, Paolo Poggi e Sergej Gurenko in gialloblu. Un maxi scambio buono più per le plusvalenze e i conti delle due società (i calciatori vengono valutati, non pagati), che per gli allenatori. La rosa è rinforzata anche con Christian Panucci in prestito dal Monaco e riscattatato l’anno successivo. Dunque, la spesa complessiva ammonta a trentacinque miliardi, considerate entrate ed uscite. 

2002-2003

A parte la conferma di Panucci (dieci milioni di euro), le altre operazioni non impegnano le casse di Trigoria: Josep Guardiola, Davide Bombardini, Traianos Dellas e Luigi Sartor vengono ingaggiati senza esborsi


economici. Il centrocampista Marcos Assunçao passa al Betis Siviglia per circa sei milioni di euro. Al posto del brasiliano, Baldini pensa al sogno Edgar Davids. Ma, nonostante avesse già preso casa a Roma, l’olandese non si muoverà dalla .

2003-2004

Christian Chivu, diciotto milioni di euro dall’Ajax, è la ciliegina sulla torta ad una difesa già forte con Samuel, Panucci e Zebina. L’attaccante John Carew, l’altro innesto di livello, diventa romanista in prestito gratuito dal Valencia.

2004-2005

Il bilancio è rosso, urgono cessioni di un certo peso per rimettere in sesto i conti. “Bisogna fare trading”, dice Franco Baldini. Vale a dire, operazioni in uscita e poi in entrata. È anche l’estate della ricapitalizzazione: “Non vogliamo la luna, ma continuare a guardare le stelle”, l’appello di Rosella Sensi, l’amministratore delegato, ai tifosi. Samuel e  passano – rispettivamente – al Real Madrid (25 milioni) e alla (13 milioni più Brighi). Philippe Mexes, Matteo Ferrari, Simone Perrotta e Hossam Mido sono i rinforzi. L’esborso complessivo è di oltre venti milioni di euro. Cessioni escluse.

2005-2006

Samuel Kuffour, Shabani Nonda, Rodrigo Taddei, Doni, Dimitrios Eleftheropoulos, Edgar Alvarez e Houssein Kharja sono a costo zero. Chi svincolato, chi in prestito gratuito, sono le operazioni di mercato dell’estate. Gran parte della sessione estiva di trasferimenti, peraltro, è segnata dal blocco imposto dal Tas, in seguito alla controversia sul trasferimento di Mexes dall’Auxerre. La Roma, fino ad agosto inoltrato, non può acquistare, ma solo cedere. Non si verificheranno partenze eccellenti, se non Antonio Cassano in gennaio al Real Madrid, per cinque milioni di euro.

2006-2007

Volti nuovi: Mirko Vucinic, David Pizarro, Marco Cassetti e Max Tonetto. In uscita, solo operazioni di contorno. Nessuna rinuncia da copertina. Il saldo negativo è di 1.145.000 euro. 

2007-2008

Il tormentone è il passaggio del difensore Cristian Chivu all’Inter. Il romeno, dopo mesi di trattative e chiacchiere, passa alla corte di Moratti per una cifra complessiva di diciotto milioni di euro (compreso 
mezzo cartellino di Marco Andreolli). Al posto dell’ex Ajax, arriva Juan dal Bayer Leverkusen. Completano la rosa: Ludovic Giuly, Ahmed Barusso, Keivan Zarineh, Adrian Pit, Cicinho e Antunes. Il bilancio, alla fine, recita: - 17.635.000 euro.

2008-2009

Lo scudetto sfiorato a Catania dalla squadra di Spalletti, incentiva i dirigenti a “forzare” sul mercato per arrivare a conquistare obiettivi importanti. John Arne Riise, Julio Baptista e Jeremy Menez sono gli acquisti della società, rispettivamente per sei, dieci e dodici milioni. Nel frattempo, l’Inter si prende Mancini per tredici milioni. I conti, tra entrate e uscite, sono di nuovo negativi: - 21.100.000.



2009-2010

I trasferimenti di Alberto Aquilani al Liverpool per venti milioni di euro e Marco Motta alla Roma per tre milioni e mezzo fanno registrare guadagni per 17.875.000. Il bilancio, stavolta, è in attivo.

2010-2011

Marco Motta alla , Stefano Guberti alla Sampdoria e altre operazioni minori in uscita, permettono alla Roma di prendere Nicolas Burdisso dall’Inter per otto milioni di euro. L’acquisto di Marco Borriello è in prestito gratuito. Il riscatto è fissato a dieci milioni di euro. E se ne occuperanno gli americani. Quelli che, dopo undici anni, metteranno quaranta milioni di euro per il mercato.

 

Tiziano Riccardi