IL TEMPO (F. SCHITO) - Dura arrivare a mangiare il panettone. Questo e un po' il sentimento che pervade la parte giallorossa della città dopo la pesante sconfitta della Roma in casa del Bologna, arrivata dopo un periodo tutt'altro che piacevole viste le sconfitte con Milan e Real Madrid, intervallate dai pareggi casalinghi contro Atalanta e Chievo. Come sempre in questi casi, il primo a pagare è l'allenatore, specialmente nella mente dei tifosi, vittime accorate di una stagione partita nella maniera peggiore. Dare ancora fiducia a Di Francesco o cambiare? L'amletico interrogativo rimbalza tra le radio e i social, in una citta in cui la pazienza non è annoverata tra le doti principali. C'è chi acclama l'arrivo di Antonio Conte, chi punta su un conservativo Donadoni, chi invece attende il ritorno del figliol prodigo Montella. C'è chi se la prende con i giocatori e chi con la società.
Da non dimenticare poi che sabato prossimo c'è il derby. Cosa fare dunque? A raffreddare gli animi ci ha pensato Claudio Ranieri - anche lui in pole per i bookmakers per un eventuale ritorno alla guida dei capitolini - che sulla panchina giallorossa ha sfiorato uno scudetto che avre-be avuto dell'incredibile, riuscendoci poi in maniera ancora più assurda in Premier con il Leicester: "Alla Roma le potenzialita ci sono, devono trovare la scintilla per far bene. Di Francesco - le parole del tecnico ai microfoni di Radio 1 - è uno dei migliori giovani tecnici in Italia, ha fatto cose stupende prima a Sassuolo e poi alla Roma lo scorso anno. Sono stati venduti 3 giocatori per il fair play finanziario che erano la spina dorsale della Roma: Alisson, Strootman e Nainggolan. L'allenatore ha bisogno di stimolare tutti per far reagire i giocatori, spero possa continuare a fare il suo lavoro. Quando un allenatore firma un contratto sa la filosofia della squadra, sapeva che per ragioni di bilancio era necessario vendere dei pezzi da 90, la Roma è da tempo che fa così". Ranieri declina poi un suo eventuale ritorno: "Nella mia mente c'è la voglia di andare in un progetto forte e serio, Roma sapete tutti a nel mio cuore ma mi auguro da tifoso che Di Francesco possa continuare e far vedere che le sue idee sono valide. In questo momento serve solo lavorare, avere la consapevolezza di infondere le proprie idee ai giocatori. Quando sei condizionato a vendere i giocatori più bravi è logico che si deve riprendere da capo il discorso ed a quello che sta facendo Di Francesco. Si deve dare il tempo a tecnico, squadra e società di far quadrare il cerchio".
Più o meno dello stesso avviso anche Cesare Prandelli, che sulla panchina della Roma fece toccata e fuga per problemi familiari: "L'allenatore l'anno scorso è stato ricoperto di elogi da tutte le parti d'Italia e d'Europa perché ha portato la squadra in semifinale di Champions League, giocando un calcio veramente bello ed equilibrato, di grande qualità. E adesso - le parole dell' ex ct azzurro ai microfoni di Radio 24 - in pochi mesi sembra che le cose non funzionino. Bisogna dare tempo. Devono crescere velocemente perche Roma è una piazza difficile ma entusiasmante. Quello di Di Francesco è un messaggio chiaro e diretto, perfetto. Ora sta ai giocatori in campo cercare di migliorare quegli aspetti che in questo momento non funzionano".