Scommessa Olsen. Adesso le cessioni e serve un mediano

05/08/2018 alle 14:34.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Undici acquisti, sei cessioni, eppure a giudicare dall’iperattività del ds Monchi la Roma pare ancora in alto mare. In realtà manca poco per far quadrare la macchina. Il saldo tra entrate e uscite è in attivo per una ventina di milioni, che però Monchi dovrà spendere da qui al 18 giugno per non ritrovarsi un affresco lasciato a metà. Ma soprattutto dovrà vendere, per sforbiciare il costo degli stipendi, leggermente incrementato.

Un mediano. Prestante fisicamente, forte nell’interdizione, con piedi sufficientemente educati. È l’identikit della priorità del mercato romanista. E che pare il ritratto del francese N’Zonzi, del Siviglia. Solo che acquistarlo è complicato, e quindi Monchi si guarda attorno. Su precisa richiesta di , che a inizio estate aveva chiesto di continuare a puntare su Gonalons, salvo - dopo aver valutato gli altri nuovi - ritenere oggi, a due settimane dal via del campionato, di aver bisogno di più muscoli in mezzo. Poi se partisse si parlerà pure di un attaccante esterno mancino: altra richiesta del tecnico, meno condivisa dalla dirigenza.

L’altra priorità del mercato sono proprio i tagli. La rosa è larghissima, ad oggi conta 27 titolari più tre esuberi come Verde, e . Presenze che contribuiscono a far impennare i costi: rispetto alla stagione scorsa, il monte stipendi - da 122 a 127 milioni - è aumentato di 5 milioni. Con almeno un acquisto ancora da completare, sono virtualmente il doppio. E quindi devono uscire almeno due dei "titolari": i candidati sarebbero proprio Gonalons e , ma il primo ha rifiutato tre offerte, il secondo vorrebbe restare a Roma e non ha ricevuto offerte.

Per ora, i risultati delle amichevoli dicono che tra i nuovi l’impatto migliore lo ha avuto Cristante, anche in gol col . Un calciatore scelto perché ritenuto ideale per interpretare le richieste di . Anche Kluivert ha fatto vedere giocate positive. Marcano pare più affidabile del fu Moreno. L’incognita è Olsen: «Un sobrio, non spettacolare ma con buona tecnica» , lo racconta Monchi. Nel dubbio, c’è sempre Mirante.

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