LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Mentre Monchi quasi si giustifica per la cessione di Salah, Di Francesco raccoglie i pezzi di una Roma uscita col morale sotto i piedi da Anfield. Il mondo celebra le prodezze dell’egiziano acquistato dal Liverpool la scorsa estate versando quasi 50 milioni totali nelle casse giallorosse? Il diesse spagnolo non cerca scuse e risponde andando direttamente al nocciolo della questione. « Siamo stati costretti a cederlo entro il 30 giugno per i vincoli Uefa legati al bilancio. E se non lo avessimo fatto, oggi non saremmo in semifinale di Champions. Abbiamo fatto il massimo che potevamo in quella occasione: quando sono arrivato io l’offerta era di 30 milioni, poi siamo riusciti ad alzarla» . Difficile far capire come ci si possa ritrovare un ex tanto forte a così breve tempo di distanza, preoccupazione lontana però dalla testa di Di Francesco, che quella cessione la subì appena sbarcato nella capitale.
Ora la missione Chievo. Strootman e Perotti in forse
26/04/2018 alle 15:06.
È arrabbiato il tecnico per quanto fatto vedere dai suoi, per gli errori commessi e, molto probabilmente, tornando indietro non ridarebbe fiducia ad alcuni giocatori che si sono rivelati non all’altezza. Vedi Juan Jesus e Ünder, anche se di risposte positive non ne hanno date in molti. Eusebio ha ieri parlato ai suoi, tornato da Liverpool, e nei discorsi, e negli intenti, suoi, di Totti e di Monchi, c’è la gara di ritorno contro gli inglesi di mercoledì prossimo, ma, ancora di più, il Chievo. E non è un paradosso. È la voglia di rigiocare la Champions e la necessità di mantenere il club a un certo livello per questioni economico- finanziarie. Il ricco ( circa 10 milioni a stagione) accordo con il nuovo sponsor, la Qatar Airways, prevede una Roma (possibilmente) sempre tra le grandi d’Europa. Il campionato italiano, per certi investitori, ha senso solamente perché visto come necessario per arrivare a giocare la Champions. E così la forza della Roma è legata al posizionamento in terza o quarta posizione, con le ultime quattro partite di campionato ( Chievo, Cagliari; Juventus, Sassuolo) che diventano vitali, a cominciare da dopodomani, contro il Chievo.