LEGGO (F. BALZANI) - La Roma avrà ancora, almeno per 2 anni, un capitano romano e romanista. Ieri, infatti, De Rossi ha firmato il rinnovo di contratto fino al 2019 che lo porterà (probabilmente) a chiudere a quasi 36 anni la carriera italiana con una sola maglia. Le cifre: 3 milioni netti a stagione più facili bonus che faranno salire lo stipendio a 4. Due e mezzo in meno rispetto all'ultimo. Una bella notizia che non basta a lenire la ferita per l'addio di Totti, ma servirà per tenere unito un gruppo ancora sotto choc. L'accordo, trovato già da una settimana, è stato ratificato ieri e allungherà a 18 le stagioni di Daniele con la maglia del cuore permettendogli di sforare le 600 presenze (oggi è a 561). «Dopo Totti non potevo andarmene anche io, sarebbe stata una mazzata troppo grande per i nostri tifosi. Spero ora ci stiano vicini. Il mio rinnovo era nell'aria ma domenica era giusto lasciare spazio a Francesco. Il suo addio fa male, mi mancherà. La Roma è la nostra famiglia, ho fatto questo lavoro da sempre nello stesso posto e con 3-4 persone, tra cui Totti. Penso di essere un degno sostituto, non tecnicamente ma come sentimenti», ha detto De Rossi durante la diretta Facebook utilizzata dal club per annunciare il rinnovo.
Arrivato al termine di una delle stagioni più belle dell'ormai ex Capitan Futuro che tra pochi giorni partirà in vacanza per il Giappone: «Sì, è stata una delle migliori, tra le prime 3-4 della mia carriera. Quasi tutte le mie stagioni positive sono avvenute sotto Spalletti, una parola per lui la devo spendere perché non è un caso che con lui ho ricominciato a macinare». Ringraziato Spalletti, si pensa al futuro: «Tra noi e la Juve mancano 4 punti, ma il divario è più grande. Siamo qui per consolidare questo secondo posto e il rinnovo di Strootman è una notizia. Ora è importante parlare poco e lavorare in maniera forte e seria durante l'anno». Quasi sicuramente con Di Francesco, che Daniele ha avuto come team manager nel 2005-2006. L'annuncio del nuovo tecnico potrebbe arrivare nelle prossime ore. Da ieri, infatti, la dirigenza si è trasferita a Boston da Pallotta (curioso visto che erano tutti a Roma due giorni fa).
Al summit, che servirà ad avviare il sesto progetto tecnico e che durerà fino a martedì, stanno prendendo parte anche il consulente Baldini oltre al dg Baldissoni, al ds Monchi e all'ad Gandini. Sul tavolo anche la questione sponsor e il budget di mercato. Di Francesco aspetta solo una chiamata per essere annunciato negli Usa come accadde a Garcia e Spalletti. Nello staff potrebbe ritrovare Balbo e De Sanctis. A proposito di ex campioni, ieri Bruno Conti ha ricevuto il premio Fair Play per il settore giovanile: «Ancora sto smaltendo l'emozione per l'addio di Totti. Di Spalletti non parlo».