LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Ripartire dal derby di andata, facendo finta che i due di coppa Italia non ci siano stati. O, meglio, provando a relegarli in fondo ai pensieri. Kevin Strootman, uno dei simboli della Roma attuale, è molto legato al gol realizzato alla Lazio, nel dicembre scorso. «Non lo dimentico mai, è stato un momento speciale. Non stavo bene in quel periodo – confessa a Sky l’olandese – e da quel giorno, grazie anche ai miei compagni, ho ritrovato forza e fiducia per andare avanti. Era un derby speciale, che oltretutto abbiamo vinto». Tanti significati nella gara di domani, dal ricordo personale legato a un girone fa, alla classifica che vede la Roma chiamata a consolidare il distacco dal Napoli. Tutto questo passando per il futuro ancora incerto di Spalletti. «Spero che rimanga il mister – si espone Strootman – lui ha cambiato la mentalità. Dobbiamo eliminare i momenti in cui sembriamo una grande squadra per tutti e poi perdiamo 2-3 partite. Sta facendo un grande lavoro con noi, tatticamente è fortissimo».
Una mano tesa al tecnico giallorosso, quando l’olandese è a un passo dal rinnovare il suo, di contratto, in scadenza tra un anno. «Sicuramente la prossima stagione sarò qua. Stiamo parlando, è un accordo di 5 anni, quindi tutte le cose devono essere a posto. Qui mi trovo bene, tutti mi hanno sostenuto quando stavo male e dopo l’infortunio». Domani, contro la Lazio, aiuterà i compagni in mezzo al campo, con la sua solita generosità. «Non sono uno che dribbla tre giocatori e fa gol, ho bisogno dell’aiuto di tutti, forse per questo parlano bene». Ne parla bene anche Dzeko, confermato titolare dopo la sfuriata di Pescara. «Magari segnerà nel derby– l’auspicio di Strootman – Edin e il mister ne hanno parlato e lui ha chiesto scusa. L’ha tolto perché ci sono solo lui e Totti, come attaccanti». Quel Totti che ieri ha fatto gli auguri per il compleanno alla moglie Ilary, lasciandosi andare a un pronostico: «Vinciamo 2-0».