Pallotta, quante grane: Spalletti, stadio e tifosi

14/03/2017 alle 13:03.
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Situazione reale: la Roma è ancora in corsa su tre fronti. Situazione percepita ascoltando le radio e scorrendo i social network, ma non per questo meno reale rispetto alla precedente: andrà sicuramente via a fine stagione; ha litigato col tecnico e infatti per quello (e non perché avesse mal di schiena) si è rifiutato di entrare in campo contro il Palermo; il presidente pensa solo allo stadio e non alla squadra. Due realtà parallele, che come le rette non troveranno mai un punto d’incontro.

È una situazione con cui sta imparando a convivere , che ieri ha compiuto 59 anni ma di auguri ne ha ricevuti pochi: sotto a quelli della società, postati sui profili social, sono infatti apparsi parecchi messaggi di contestazione. Si va dal più classico «tira fuori i soldi» a «pensi prima alla squadra e poi allo stadio» e «sette anni, zero trofei». Mai come in questi ultimi tempi si avverte, netto, il distacco tra la Roma e la sua gente. A confermarlo anche i dati sulla vendita dei biglietti: ieri ne erano stati venduti solamente 13 mila per la gara col Lione, di cui mille ai francesi.

Nella sua visita romana , che giovedì sarà in tribuna, si occuperà di stadio (quello nuovo), ma dovrà provare a sciogliere altri nodi: il più importante è il contratto di , che ormai parla come se si sentisse un ex. I riferimenti, domenica sera dopo la vittoria di Palermo, alle difficoltà sul mercato, alle cessioni che ha dovuto accettare e alla mancata programmazione, sono dei segnali fin troppo chiari. La (complicata) gestione di , in questa vicenda, è solo uno specchietto per le allodole: il capitano, come ha sempre detto, non pretende il posto in squadra ma solo il rispetto che si deve al giocatore più importante della storia della Roma.

(corsera)