Stadio, retromarcia Raggi: ma si tratta

14/01/2017 alle 15:40.
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«Sì allo stadio, nei limiti di legge del piano regolatore». E' questa la frase di Virginia Raggi cheè suonata come un colpo basso e inaspettato. Ieri, dopo pranzo, nelle telefonate preoccupate di Roma e , il Campidoglio ha minimizzato il peso della frase, vendendo l’imminente apertura del tavolo tecnico, cui non parteciperanno assessori, come il gesto distensivo richiesto.Il tavolo «molto velocemente» studierà come e dove intervenire per ridurre quel 20% di cubature, se davvero tagliando il parco fluviale e dirottando i soldi sul potenziamento della Roma-Lido. Il guaio è nella durata di quel «molto velocemente». «Il tempo stringe – ha ricordato il governatore Zingaretti –, le chiacchiere non bastano più, servono gli atti». E devono arrivare entro due settimane, prima dell’ultima seduta della Conferenza di servizi, fissata al 31 gennaio, quando, solo in presenza degli atti richiesti al Comune (la variante al piano regolatore e lo schema di convenzione urbanistica), la Regione potrà sospendere i lavori e aspettare che l’Assemblea capitolina si esprima.

(gasport)