Lucio, il domatore di uomini

21/01/2017 alle 14:09.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Ricordiamoci come eravamo: la Roma ad inizio stagione prendeva sempre gol ma ne segnava tanti; era umorale, ogni tanto inciampava in qualche imprevisto di troppo, vedi Torino, Empoli, per non parlare dell'amara eliminazione dalla . Poi, c'è stato lo scatto, la ricerca dell'equilibrio, complice pure l'assenza di , all'inizio per infortunio e oggi per la coppa d'Africa. Risultato: prima segnava tanto e subiva sempre, poi ha cominciato a vincere le partite di misura, sempre senza incassare reti, ma creando comunque occasioni da gol. La partita contro la Sampdoria è stata la sintesi perfetta tra il prima e il dopo: quattro gol fatti e zero subiti. Magari sempre, si dirà. Una partita non fa primavera, questo è ovvio, ma l'obiettivo, per avvicinarsi alla perfezione, è quello. Ci sono una serie di concause che hanno portato a questo risultato.

 

REPARTI Ad esempio, il ritorno in pianta stabile di ha dato fisicità e personalità. Al tedesco va aggiunto Fazio, la sorpresa delle sorprese, al di là della prestazione non positiva contro la Sampdoria. con i tre e mezzo in fase difensiva ha rimesso la porta inviolata al centro del villaggio, grazie anche a gente come , al quale è sempre difficile fare gol, e , che avrà pure voglia di andate via, ma fino a ora non ha steccato mai e si comporta da professionista serio. Il quadro è completo, ma prendiamo come esempio di sostanza in più da una certa parte della stagione in poi.

 

MODULI ELASTICI Siamo al secondo caso, il primo dieci anni fa più o meno, in cui ha trovato forza e risultati nell'emergenza: nella sua prima gestione, per la mancanza di punte aveva proposto il con centravanti e Perrotta incursore, stavolta ha inventato terzini che non c'erano () trequartisti che facevano i centrocampisti (), ha rivitalizzato attaccanti spenti () e attaccanti mezzi e mezzi o per caratteristiche o per il loro recente passato ( e ). Altra assenza che sembrava catastrofica, oltre a quella di , è stata (sembrava) quella di , che si è fatto male nella settimana del derby del 2 dicembre. Questo gli ha consentito di ricambiare modulo: dal 4-2-4 o al 3-4-3 o 3-4-2-1, con Bruno Peres alto, e che in certe fasi ridiventa il vecchio , quindi un sistema di gioco per essere più offensivi e per rendere la fase difensiva più granitica. Il brasiliano non colpisce per continuità e per le scelte negli ultimi sedici metri, però inevitabilmente offre sulla destra una maggiore copertura. Con Peres in campo, sarà un caso, ma la Roma ha sempre vinto e nelle ultime otto ha incassato solo due reti (col brasiliano al posto di 5 successi in 5 gare, 9 gol fatti e 0 gol subiti). E' chiaro che la vena dei centrocampisti ha fatto il resto: su tutti, le prestazioni di hanno fatto la differenza. Kevin è tornato quel calciatore di un tempo. E con lui i vari e pian piano anche . Manca poco, poco davvero per l'optimum. e quando tornerà , che succederà? Ne riparleremo nelle prossime puntate.