IL TEMPO (A. SERAFINI) - Arrivederci a dopo la Coppa D’Africa. Oltre al danno si è aggiunta anche la beffa per la Roma, che nella migliore delle ipotesi potrà riabbracciare Salah non prima della fine di gennaio. Un incastro di coincidenze e sfortuna ufficializzato dall’esito della risonanza magnetica svolta dall’egiziano nella serata di ieri dopo che sin dai primi momenti le sensazione del giocatore non erano state per nulla positive: «Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione del compartimento legamentoso esterno della caviglia destra con associato interessamento del piano muscolo/tendineo antero/laterale. Il calciatore sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti per stabilire il corretto iter terapeutico e la prognosi». In pratica Salah dovrà aspettare il consulto di uno specialista nella giornata di oggi per capire quale percorso intraprendere tra le soluzioni possibili, possibilmente escludendo anche quella (per il momento remota) dell’intervento chirurgico. Al momento infatti lo stop varia dalle 4 alle 6 settimane, in linea con i tempi di recupero registrati lo scorso novembre dopo il fallaccio subito da Lulic nel derby. Stessa caviglia, stessa lesione. Il numero 11 quindi sarà costretto a saltare l’ultimo duro passaggio de l2016, che comincerà domenica con il derby e passerà per il Milan, la super sfida di Torino con la Juventus e l’ultima gara casalinga con il Chievo in programma prima della sosta natalizia. Soltanto nelle prossime settimane poi, aspettando un quadro clinico più preciso, si valuterà l’ipotetica partecipazione del ragazzo alla Coppa d’Africa, obiettivo raggiungibile soltanto nel caso in cui il processo riabilitativo avverrà in tempi precisi e senza il rischio di nuove ricadute.
Con la partenza in nazionale fissata per la prima settimana di gennaio (il torneo africano scatta il 17 gennaio) ogni ipotesi rimane al momento prematura. Nel frattempo Spalletti continua a fare la conta degli infortunati (dalla scorsa estate è salita a 12 la quota dei giocatori costretti a fermarsi per un periodo superiore alle 2 settimane) cercando di studiare soluzioni alternative in vista della stracittadina. Recuperato Manolas, rientrato ieri regolarmente in gruppo, rimane in bilico la presenza di El Shaarawy, che tornerà ad allenarsi soltanto alla vigilia della sfida. Per questo il ‘Faraone‘ proverà a stringere i tempi per conquistarsi almeno un posto in panchina. Le ultime prove del tecnico infatti hanno aperto lo spiraglio alla possibilità di un nuovo cambio di modulo, un 3-4-2-1 finora mai sperimentato con gli uomini attualmente a disposizione. Manolas, Fazio e Rudiger sulla linea difensiva supportati sulle corsie da Bruno Peres ed Emerson Palmieri che si sistemeranno al fianco di De Rossi e Strootman. Un’idea percorribile con lo spostamento di Perotti e Nainggolan alle spalle dell’unico riferimento offensivo Dzeko. La necessità di mantenere più alternative in corso della gara permetterebbe così a Spalletti di potersi affidare eventualmente a Totti e Iturbe, finito in fondo alle gerarchie dell’attacco. Intanto per l’esterno argentino si accendono le prime voci del mercato, soprattutto in Italia. Come confermato ieri dal ds del Torino Petrachi ai microfoni di Radio Sportiva: «Iturbe è una pista buona, è uno dei tavoli su cui stiamo lavorando».