LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - “Mi fa rabbia vederlo giocare“. Una rabbia col sorriso sulle labbra, mista a un po’ di invidia di chi con lui ha festeggiato uno scudetto: Gabriel Batistuta reagisce così quando gli viene chiesto un commento sulla longevità calcistica di Francesco Totti. Il centravanti, che incantava con la mitraglia i tifosi della Roma, torna più volentieri a Firenze che nella capitale, e da lì parla del suo ex compagno di squadra. «È un campione, Francesco, e una grande persona. Come calciatore lo conoscono tutti, e io sono fortunato perché posso davvero dire di aver conosciuto una brava persona». Il calciatore lo celebra intanto l’Europa League, dopo la prestazione decisiva del capitano giallorosso contro l’Astra Giurgiu. A quarant’anni Totti entra nella top undici dell’ultima giornata del secondo turno stilata dall’Uefa. Per cercare delle voci fuori dal coro, bisogna invece ascoltare la signora Maria Sensi, vedova del presidente Franco. «Come uomo Francesco mi ha deluso – ci va dura su RadioRadio – né io né mia figlia Rosella siamo state invitate alla sua festa e deve prendersi le sue responsabilità. Mio marito e mia figlia hanno contribuito a tenerlo a Roma, lo hanno accontentato in tutto, aiutando anche suo fratello a diventarne il procuratore. È il terzo/quarto errore che fa nei confronti della mia famiglia». Gli inviti alla serata di gala per i quarant’anni del numero dieci sono stati fatti da Ilary e dal suo staff e fuori dalla lista sono rimasti anche, per scelta, tutti i quadri dirigenziali della società attuale. Francesco ha scelto di invitare solo pochi storici dipendenti di Trigoria. Come sembra aver invece capito Rosella Sensi. «Comprendo l’amarezza di mia madre – le sue parole – il nostro rapporto con Francesco è andato sempre al di là dell’aspetto professionale. Ma ora pensiamo a vincere perché è questo che abbiamo sempre voluto. Tvb fratellone».
Polemiche a parte, Spalletti e il giocatore sono concentrati solamente sulla gara di domani sera contro l’Inter. I nerazzurri sono reduci da una sconfitta pesante in Europa League, coppa che la squadra di De Boer sta snobbando. Sarà tutta un’altra squadra quella che si presenterà all’Olimpico e il tecnico giallorosso vuole curare tutti i dettagli. Da ieri – dopo il facile 4-0 sull’Astra Giurgiu – Luciano ha rimesso ai lavori forzati i suoi, con una giornata di lavoro, intervallata da un pranzo tutti insieme dentro Trigoria. Dovrebbe ripartire titolare Dzeko, con Totti che, avendo fatto tutta la gara giovedì, dovrebbe sedere inizialmente in panchina. A centrocampo riprenderanno il loro posto De Rossi e Nainggolan, mentre, in difesa, potrebbe esser confermato Juan Jesus sulla sinistra – con Peres a destra – contro la sua ex squadra. «L’Inter è una squadra forte, ha battuto la Juve – l’analisi di Strootman a Sky – ma ha anche perso punti in casa. Un po’ come noi, che abbiamo lasciato 8 punti in trasferta in 3 gare e per una squadra come la Roma è una cosa impossibile». Kevin torna poi su Totti, scherzando: «Spero di non smettere prima di lui…sembra abbia la mia età e con lui in campo abbiamo più fiducia in noi stessi».