LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La Roma allunga il passo in campionato, portandosi a soli due punti dalla Juventus capolista. La vittoria sul Palermo scaccia del tutto le scorie lasciate dal blackout in Europa League, rilanciando con forza i giallorossi – a pari punti con il Milan – nella corsa per la conquista di uno scudetto che è ancora tutto da giocare. Salah – quinta rete stagionale – Paredes – al suo primo centro con la complicità del portiere rosanero – Dzeko – capocannoniere con otto reti – ed El Shaarawy, firmano la conquista di tre punti determinanti per le ambizioni del club (finisce 4-1). Ed è proprio El Shaarawy a commentare a fine gara la terza vittoria consecutiva in campionato. Con il suo terzo gol consecutivo dopo i due in Europa. «Un bel successo, e non abbiamo regalato palle stupide come contro l’Austria. Tenuto la palla, gestito la partita e fatto anche il quarto gol. Dobbiamo trovare continuità, solo così potremo arrivare lontano».
Ventitré le reti fatte dalla Roma. «Si, ma importante anche non prenderli, dobbiamo essere bravi a difendere tutti insieme”. “La Roma deve essere l’anti- Juve”: è spavaldo il direttore generale, Baldissoni, prima della gara. «Deve curare i propri difetti e battere se stessa». Ragionamento legittimo, soprattutto a fronte dei troppo frequenti cali di concentrazione. «Questa squadra non ha ancora trovato il suo equilibrio. Abbiamo battuto Napoli ed Inter, ma spesso ci sono dei cali di tensione emotiva che ci preoccupano da sempre e non riusciamo a risolverli ». Baldissoni poi replica alle parole di Garcia. «Noi pensavamo di esser stati fin troppo eleganti. Non gli rispondiamo perché vogliamo continuare ad esserlo. Gli rinnoviamo gli auguri e speriamo che faccia meglio dell’ultimo anno alla Roma”.
Poco tempo, però, per godersi l’euforia data dalla vicinanza alla vetta. Mercoledì sera sarà di nuovo campionato, con il turno infrasettimanale, in trasferta, contro il Sassuolo. Spalletti deve continuare a far la conta di acciaccati ed assenti, centellinando le risorse a disposizione. Dovrebbe rientrare nella formazione titolare Strootman, ieri sera seduto in panchina e subentrato al 69’. L’olandese ha accusato un fastidio al ginocchio operato a causa dei problemi alla schiena con i quali è tornato dalla nazionale. Il caricare male il peso sulla gamba, gli ha creato problemi di postura che sembrano però sotto controllo e non dovrebbero condizionarne la presenza tra due giorni. Sarà convocato per la prima volta dall’infortunio, Ruediger. Il difensore ha giocato sabato scorso la partita della Primavera contro il Novara, dimostrando di essere in buone condizioni e, a poco più di quattro mesi dall’intervento al ginocchio, rientrerà nella lista dei disponibili stilata da Spalletti. Ripartirà dalla panchina, per un inserimento graduale un prima squadra.