Roma tra luci e ombre. Dzeko ancora in gol

18/07/2016 alle 13:20.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Il Terek Grozny non è certo il ma nemmeno il Pinzolo Campiglio: è arrivato settimo nell'ultimo campionato russo e la preparazione è ben avviata da un po', pur non essendo granché tecnicamente. I ceceni entrano duro dai primi minuti, questo rende l'ultimo test più attendibile. La Roma non è al top ma migliora la sua condizione fisica e lascia il ritiro con una vittoria (3-2) e qualche esperimento in più per il futuro. Si prepara alla tournèe negli States con alcune certezze (per come hanno lavorato, giocatori come , , e sono in buona condizione e perfettamente calati nella realtà tattica spallettiana) e una grana contrattuale legata a . Il cantiere è aperto. Serve minimo un difensore. E un altro .

LA DIFESA -  dopo tre giorni di lavoro getta nella mischia Juan Jesus al fianco di . Per certi versi, escluso il (che non c'è e chissà se arriverà, per adesso gioca in attesa di ), è il quartetto - completato da Mario Rui - molto vicino a quello che esordirà nel preliminare di tra un mese. Anche l'attacco si avvicina tanto a quello titolare, con Dezko al centro, a sinistra (entrambi in gol) e a destra. La variante futura è con per il bosniaco, con Diego in mezzo. Il brasiliano deve trovare la condizione e oliare i tempi difensivi: doveva essere un buon cambio e oggi studia per fare il titolare. Quindi, lì manca ancora qualcosa. lo sa. «Possiamo lottare per lo scudetto e superare il preliminare di . Il ruolo? Preferisco centrale sinistro nei quattro, ma se serve so fare il terzino», le parole dell'ex interista. Mario Rui sta crescendo con tutti i suoi pregi (la corsa e il sinistro non male) e i suoi difetti riconosciuti anche da (fisicamente non è un colosso). Capisce come deve muoversi, spinge tanto e non ha paura, questo è già tanto. Si sono distinti contro il Grozny sia sia Palmieri impiegati nel primo tempo come mezze ali. Ma lì ci andranno e e magari Diawara. sblocca il discorso con un gollonzo (mezza papera del Gorodov) alla fine della prima frazione e nella ripresa le mille sostituzioni: spazio a , Seck, , Ricci, , , , e . Subito in gol i ceceni: leggerezza di Palmieri in uscita e conseguente ritardo nella chiusura di Juan Jesus su Grozav. fa molto movimento, sa essere terminale offensivo e trequartista: sa venire e andare e va che è una bellezza, appena dopo il pari del Grozny, su una palla splendida di , sempre il più amato dai tifosi, che lo mette solo davanti al e realizza il 2-1.

LE CERTEZZE - , a parte la rete, ha cominciato come aveva finito la scorsa stagione, idem . ha agito da centrale, ottimo pressing, grande personalità, forse ancora un po' lento nell'avviare il gioco ( non ha giocato, forse il suo futuro nella Roma come regista è a scadenza). E ? E' in prova. lo manda in campo al posto di , lui corre, ce la mette tutta, per adesso ancora va sbattere contro gli avversari, a volte è pure sfortunato nelle conclusioni. Deve migliorare, come dice il tecnico, nella scelta delle giocate («io voglio restare a Roma, mi sta aiutando»). Usare un po' più la testa, insomma. Come fa , anche a 40 anni. In attacco ha provato le tre punte e tre trequartisti dietro l'attaccante, dal del primo tempo al della ripresa, come contro il Pinzolo. Il 2-2 del Grozny arriva a dieci dalla fine, sempre con Grozav, su punizione, a superare un goffo . La vittoria, la regala alla Roma, il giovane , che va a a prendere in area, tap-in di sinistro, una respinta del palo dopo un bel colpo di testa di . La squadra ha lasciato Pinzolo subito dopo l'amichevole vinta contro il Terek Grozny con un volo charter (alle 23) da Verona. Un paio di giorni di riposo, poi mercoledì appuntamento a Trigoria.