CORRIERE.IT - L’idea di Amadou Diawara sembra quella di non prendere parte neanche alla seconda parte del ritiro, il che significa che nel caso in cui non dovesse rivedere la sua posizione nelle prossime 48 ore il ragazzo guineiano dovrebbe inviare al Bologna un nuovo certificato medico. Attenzione, sulla querelle tra il giovane centrocampista, il suo entourage e il Bologna non arrivano notizie di prima mano da giorni, ormai tutti si guardano bene dal lasciarsi scappare anche un solo sussurro, ma da quel poco che filtra dal suo mondo ecco che Diawara vorrebbe continuare a restare lontano dal Bologna, anche alla luce delle critiche che dallo stesso Bologna sono uscite almeno in un primo momento. Va detto che il primo certificato medico inviato da Diawara scadrà (appunto) lunedì e se da una parte fino a quel momento il giocatore potrebbe anche tornare sui suoi passi, da un’altra il Bologna ha la speranza che nel frattempo si possa aprire uno spiraglio entro il quale infilarsi per arrivare al giocatore o a quelli che lo gestiscono, ma abbiamo la sensazione che a questo punto solo la cessione potrà riavvicinare le due parti, che al di là dei loro silenzi non stanno con le mani in mano e potrebbero anche arrivare alle carte bollate. Anche perché a oggi non sembra che ci sia alcun colloquio, all’atto pratico il Bologna e l’entourage del giocatore viaggerebbero su binari paralleli in attesa che sul fronte del mercato possa arrivare la quadratura del cerchio. Che per quelli del Bologna non sembra imminente, mentre a sentire certe fonti romane Fenucci e Sabatini avrebbero raggiunto quasi l’accordo su tutto.
L’IPOTESI NAPOLI — In pratica il discorso è questo: il Bologna sa dove può arrivare la Roma come numeri, ebbene, se entro un determinato tempo per Diawara si presenterà un benefattore pronto a offrire di più di quello che garantisce Sabatini ecco che il giocatore prenderà un’altra strada, altrimenti finirà alla Roma. Che sarebbe disposta a tirare fuori 5 milioni per il prestito e 10 per il diritto di riscatto, obbligato e non facoltativo. Sì, il Bologna vuole anche Sadiq, e l’agente (Paolo Busardò) al quale è stato affidato il mandato per trattare sta lavorando proprio su questo punto. Ora come ora sembra il Napoli la società più calda che potrebbe anche strappare Diawara alla Roma a determinate condizioni economiche, diciamo sui 12 milioni di euro, e non va dimenticata neanche la soluzione estera che avrebbe tra le mani Riccardo Bigon. Anche in questo caso nelle casse del Bologna arriverebbero sui 12 milioni di euro.
BIGON SU DZEMAILI — Intanto lo stesso Bigon continua a lavorare su Blerim Dzemaili e il suo viaggio a Montreal può essere determinante, primo perché il centrocampista svizzero in un primo momento era trattato da Nick De Santis per gli Impact, secondo perché dopo due anni di Bologna potrebbe trasferirsi proprio in Canada. Per quanto riguarda l’ingaggio il Bologna e Giovanni Branchini un accordo lo troveranno di sicuro, magari potrà essere più complicato strapparlo a zero euro al Galatasaray, visto che Dzemaili è ancora legato al club turco da un contratto con scadenza 2018. Dzemaili è il centrocampista che Roberto Donadoni ha chiesto per aggiungere esperienza, qualità e anche qualche gol al suo centrocampo.