LEGGO (F. BALZANI) - Montare e smontare la rosa, in maniera quasi compulsiva. È quello che è riuscito meglio a Sabatini nelle ultime 5 sessioni di mercato ed è quello che accadrà anche in questo caotico gennaio in cui il ds proverà a mettere le toppe ad una coperta corta e bucata cercando di capire anche a chi servirà questa coperta visto che la posizione di Garcia è tutt’altro che al sicuro e che Spalletti aspetterà ancora un paio di settimane. A prescindere dal tecnico però le esigenze e gli equivoci estivi sembrano chiari: 37 gol subiti, un solo terzino di ruolo sotto i 30 anni (peraltro in prestito) e due centrali come Castan e Gyomber che per un motivo o per l’altro non convincono Garcia. Naturale quindi concentrarsi sulla difesa? Neanche per sogno. Ciò che preme di più a Sabatini è sostituire Iturbe (venduto troppo velocemente come accadde con Destro e Borriello un anno fa) e rivoluzionare di nuovo il reparto che negli ultimi 5 anni ha visto 19 facce alternarsi vicino a Totti.
Alla fine dello scorso mercato invernale, infatti, il parco attaccanti era così composto: Doumbia, Ljajic, Ibarbo, Iturbe, Gervinho e Totti. Per non smentirsi Sabatini ha trovato l’accordo per Perotti (ma il Genoa ha congelato la trattativa) e si è tuffato pure su El Shaarawy, mentre si assicurava Gerson (altro giocatore offensivo) e il trequartista marocchino H’Maidat per il prossimo anno. Poi si penserà eventualmente a rinforzare la fascia destra che vede l’ala Florenzi (e non Dani Alves) fare il titolare davanti al 34enne Maicon (a 8 presenze dal paradossale rinnovo automatico) e un Torosids offerto a destra e a manca. Se il greco dovesse partire arriverà uno tra Debuchy (l’Arsenal ha dato il via libera alla cessione) o Adriano del Barça. Girandola di nomi anche per il centrale: Tonelli, Juan Jesus e Hertaux. L’ennesimo giro di Walter che ha tentato l’assalto al centrocampista belga Fellaini del Manchester United ma si è sentito dire un no secco all’ipotesi prestito.