LEGGO (F. BALZANI) - Un anno dopo cambiano scenografia e avversari, ma la storia si ripete e gli attori restano gli stessi: Garcia, Rocchi, la Roma e polemiche infinite. Se il 5 ottobre 2014 a far perdere il primo posto e le staffe al tecnico furono le decisioni dell’arbitro di Firenze in Juve-Roma, sabato sera a far spezzare il violino in mano a Rudi è stata la decisione di Rocchi di far giocare un match su un campo che sembrava una piscina. «Non parlo di calcio, è stata una parodia», si è limitato a dire Garcia a fine partita e anche il resto della squadra ha preferito non rilasciare interviste. E la rabbia non è affatto sbollita ieri a poche ore dalla partenza per Barcellona.
Anzi i risultati delle concorrenti in campionato hanno fatto salire ancora di più i rimpianti e hanno risbattuto i giallorossi al quarto posto. E così mentre a Napoli si rivede il sole, la Roma maledice la pioggia di Bologna e la scelta di Rocchi. Il «non si deve giocare» è stato ribadito ad alta voce prima della partita da dirigenti, allenatore e giocatori. Rocchi, dopo una breve ispezione, però ha deciso di dare il via al match. Nell’intervallo le proteste sono continuate ma per Rocchi le condizioni per giocare c’erano, seppure al limite. Anche durante il primo tempo soprattutto Florenzi e Maicon hanno chiesto di nuovo all’arbitro di interrompere la gara perché «sulle fasce il pallone non corre e rischiamo di farci male».
Evidentemente però la protesta dei giallorossi non è stata così convinta da indurre Rocchi almeno a fare la prova del rimbalzo, come avvenuto per esempio in un Roma-Parma all’Olimpico del 2 febbraio 2014 quando ad alzare la voce furono Totti e De Sanctis: «Non ci giochiamo lo scudetto su questo schifo». De Marco dopo 9’ decise di far rientrare le squadre negli spogliatoi e la Roma - nel recupero giocato due mesi dopo - vinse per 4-2 su un campo perfetto. Un epilogo che poteva ripetersi a Bologna e che poteva permettere a Garcia di recuperare Salah e Gervinho (e magari pure Strootman) nel recupero che si sarebbe giocato nel 2016 visti i tanti impegni da qui a Natale. E invece la partita la Roma l’ha giocata e l’ha pareggiata anche per alcune scelte “strategiche” sbagliate da Garcia che ha messo dal 1’ giocatori da gomme d’asciutto come Keita e preferito Torosidis a Iago Falque in corso d’opera.