Roma d’assalto senza distrarsi

12/09/2015 alle 14:56.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La sfida degli opposti, la debuttante in A che ospita la candidata al titolo, non si fa mancare niente, compreso anche il vezzo di essere il primo derby (regionale) della stagione. Il , alle ore 18, sarà ovviamente esaurito. Pochi, purtroppo, i 9 mila posti disponibili, con la richiesta dei biglietti che è stata quasi il doppio della capienza dello stadio. E perché il match conta più di quanto si possa pensare. Il , pure se il presidente Stirpe tifa giallorosso da sempre, vuole fare i primi passi in classifica e la Roma, anche se mercoledì entrerà in proprio contro i campioni d’Europa del , non si può certo permettere di buttare punti per strada se davvero punta con convinzione allo scudetto. Fanno pretattica, se ancora esiste, sia Stellone che . Ma solo il francese, in questa terza tappa del torneo, ha qualcosa da perdere. Capita sempre al favorito.

DIVARIO EVIDENTE Se il viaggio è breve, 87 km da Trigoria (stamattina la partenza in pullman), il rischio che corre la Roma è invece grande. Sono almeno 3 gli aspetti da non sottovalutare in questa trasferta lampo: 1) la differenza tecnica con l’avversaria può portare i protagonisti a sottovalutare, anche inconsciamente, il match; 2) la distrazione enorme rappresentata dall’impegno prestigioso contro il che mette scontatamente in secondo piano la gara contro il ; 3) la fastidiosa sosta, dopo sole 2 partite di campionato, per gli impegni delle nazionali che ha interrotto il lavoro di , con parte dei nuovi giocatori, e non quello del collega Stellone. Il tecnico, per primo, e i giocatori giallorossi non si devono, dunque, fare trovare impreparati. La partita da vincere è questa del , senza cercare alibi che stavolta proprio non ci sono. La , con la partecipazione per il secondo anno di fila concquistata meritatamente, viene dopo. Il passato non va dimenticato: infinito, o quasi, l’elenco delle sbandate contro le provinciali. La ricchezza della rosa, a prescindere dal monte stipendi (113 milioni a 8, allenatori esclusi...), deve fare la differenza in campo. Il gap è enorme, pesando le individualità delle due formazioni: esperienza, qualità e appunto abbondanza.

ROTAZIONE MIRATA Il dibattito, da giorni, è tutto dedicato al possibile . Dal al centravanti , protagonisti assoluti contro la : anche loro due, con motivi più o meno validi, sono finiti nel pentolone di . Che dovrà decidere come comportarsi al momento di scegliere gli ingredienti giusti. La legge di Rudi, nella sua seconda stagione (la prima non fa testo: niente impegni infrasettimanali), è stata coerente: cambiare alla terza partita della settimana. Lo ha detto lui e, spesso, è stato di parola. A parte il convalescente , l’unico infortunato è . Teoricamente il francese potrebbe anche confermare per dieci-undicesimi la squadra capace di battere la . A quanto pare non sarà così. Esagerare con la rotazione, però, potrebbe essere inutile, è solo la terza di campionato, e diventare soprattutto controproducente, cambiando molti interpreti il coro può stonare. La sensazione è che questo sia più dettato dalle emozioni e dai sentimenti. Ambientale, per l’unità del gruppo, più che tecnico, per l’efficacia del sistema di gioco. Spazio ai senatori, per farli sentire coinvolti come gli altri e non emarginati in panchina.

ESORDIO PARTICOLARE  si prepara al 24° debutto della sua carriera. Fin qui nemmeno un minuto giocato. Il titolare è , 5 gol da quando è giallorosso: 2 in amichevole, 1 in campionato e 2 con la Bosnia. Vederlo fuori sembrerebbe strano. Più probabile che sia ancora titolare e per la prima volta con il capitano come partner. L’assetto è da verificare: il 4-3-1-2 sembra il più adatto, ma non sono da scartare nel il nè il che però prevede solo da riferimento centrale. spera. pure, ma è pronto oggi come per Neymar. , Palmieri, e sono nell’elenco dei 24 per : è la prima convocazione per tutt’e quattro. Il tedesco si lancia su : «Giocherò». Ha chance, come il francese, di partire dall’inizio.