IL MESSAGGERO (B. SACCA') - Brillante e mai banale nei concetti, Daniele De Rossi ha raccontato le proprie impressioni legate al momento che la Roma, la «sua» Roma vive. «Bene o male siamo gli stessi, e la società sta facendo innesti mirati. Una squadra che arriva seconda per due anni di fila non ha bisogno di stravolgimenti. Siamo forti e sono stati tenuti tutti i giocatori forti, che di per sé sono dei nuovi acquisti», ha spiegato ieri mattina nella sala- stampa di Trigoria. Sul quadrante del futuro, a De Rossi non sembra che gli equilibri del campionato siano cambiati rispetto alla passata stagione: la Juventus, per dirne una, rimane la favorita, mentre la Roma reciterà da prima degli inseguitori. «Be’, una squadra che ha vinto quattro scudetti consecutivi e arriva in finale di Champions League non può non partire davanti a tutti. E la squadra che è arrivata seconda per due volte di seguito non può che essere non essere la prima alternativa. Poi ci sono le milanesi, che si stanno rinforzando, e la Lazio, che è una costante e farà il suo campionato. Il Napoli? È il tecnico, Sarri, ad incuriosirmi molto», ha proseguito. Poi ecco un accenno alla Champions. «Dopo la partita di ritorno dello scorso anno contro il Bayern Monaco, abbiamo iniziato a capire il livello di queste squadre. Magari in questa stagione riusciremo a non perdere o a metterle in difficoltà, visto che pure stavolta potremo incontrarle in un girone di ferro».
LA CRESTA DI RADJA Al di là dei sentieri europei, da oggi la Roma si tufferà in un mare denso di amichevoli, per così dire, di prestigio. Per cominciare, stasera i giallorossi sfideranno lo Sporting Lisbona allo stadio José Alvalade di Lisbona (ore 20.45 «italiane», diretta su Roma Tv, visibile gratis agli abbonati dei pacchetti Sport e Calcio di Sky), e i ricordi planeranno di certo verso la sfida di Champions del 7 novembre del 2007, Sporting-Roma 2-2, con la doppietta di Liedson e i gol di Cassetti e di Pizarro. Ieri la squadra ha svolto una doppia seduta di allenamento: dopo il consueto riscaldamento, ha lavorato sulla tecnica e sulla tattica, poi si è dedicata a un approfondimento sui tiri in porta e a una partitella a campo ridotto. Ad attirare e suscitare le curiosità di fotografi e compagni, Nainggolan e la sua nuova pettinatura: una cresta rosso fuoco. Viceversa, nel pomeriggio, i giocatori si sono esercitati in palestra.
MIRALEM OUT Va registrato qualche problema per Pjanic, che ha svolto una seduta differenziata e ha concluso la giornata in palestra. Per ragioni precauzionali, i medici gli hanno consigliato di non partecipare alla trasferta portoghese di oggi, e di rimanere così nella capitale per lavorare. Si è affacciato a Trigoria per alcune ore anche Salah, che come si sa ancora non può allenarsi con la Roma: questi giorni li trascorre in albergo e si mantiene in forma per conto (quasi) suo, in attesa di potersi considerare in via ufficiale un calciatore giallorosso. Al proposito, il suo l’agente Ramy Abbas Issa ha pubblicato un tweet sibillino: «11». Solo il numero: probabile il riferimento al numero della maglia che l’egiziano indosserà. Intanto, in serata, la Roma ha stilato l’elenco dei 26 convocati per la partita di Lisbona; eccoli: Lobont, Yanga Mbiwa, Cole, Nainggolan, Castan, Iturbe, Ljajic, Totti, Maicon, Falque, De Rossi, Ibarbo, Keita, Destro, Szczesny, Florenzi, De Sanctis, Gervinho, Paredes, Torosidis, Manolas, Romagnoli, Uçan, Doumbia, e Pepin e Anocic, classi ‘96 e ‘97. Previsti all’Alvalade oltre 40 mila spettatori, probabile l’esordio giallorosso del neo acquisto Szczesny. Come si sarà notato, sarà ancora assente Strootman, che comunque prosegue il programma di recupero dagli infortuni. Sanabria non c’è perché è vicino alla cessione. La squadra partirà per Lisbona stamattina alle 10.30 a bordo di un volo charter da Fiumicino: il rientro è fissato invece per domani alle 14.30. Poi i pensieri di Rudi Garcia potranno volare spediti verso la sfida di mercoledì 5 contro il Barcellona di Luis Enrique al Camp Nou, lo stadio dei campioni d’Europa.