GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Stando soltanto ai comunicati, sembrerebbe che il top player della Roma sia arrivato a Melbourne ieri. D’altronde, terminata la Copa America, Victor Ibarbo ha messo in valigia, oltre agli scarpini, anche la supervalutazione che la Roma (per motivi di bilancio, passato e futuro) ha fatto di lui. Riassumendo: 2,5 milioni per il prestito da gennaio a giugno — 11 presenze, 1 assist, nessun gol, è fermo ai 2 col Cagliari —, altri 5 per il rinnovo, 6 di bonus (5 dei quali da raggiungere molto facilmente), ancora altri 8 per il riscatto a titolo definitivo. Tradotto: la Roma, se dovesse fare una grande stagione, arriverebbe a pagare Ibarbo 21,5 milioni.
PIÙ DI LAMELA E STROOTMAN Il colombiano — in attesa di Dzeko e Salah — costerebbe meno di Iturbe, ma più di Strootman, Pjanic, Gervinho (quasi il triplo) e persino Lamela. Nonostante da Trigoria filtri la possibilità di un super sconto per il riscatto (ma il Cagliari non ha confermato questa ipotesi), è chiaro come il costo di Ibarbo sia stato chiaramente «gonfiato». Non per colpa sua, ma per motivi di bilancio e opportunità: sull’esterno sono stati infatti «caricati» i soldi che i sardi volevano per Nainggolan. Il riscatto di Radja è stato messo a bilancio il 30 giugno per 9 milioni, il rinnovo del prestito di Ibarbo è stato ufficializzato il 3 luglio (e quindi peserà sull’esercizio successivo) e il pagamento dilazionato con bonus e riscatto consente alla Roma di preventivare e diluire una spesa importante. Che, inevitabilmente, peserà sulle casse del club.
DECISIVO Spiegata la complessità del suo acquisto, toccherà adesso a Victor giocarsi le sue carte: il rapporto col gruppo è buono (De Rossi, in particolare, è diventato suo ottimo amico), la famiglia si è integrata bene, sa di avere la stima di Garcia, che nelle ultime giornate di campionato lo ha fatto giocare sempre. Tolta la partita contro il Palermo (panchina, con Champions già in tasca), Ibarbo ha giocato titolare 6 delle ultime 10 e la mezz’ora contro la Lazio è stata decisiva per la vittoria finale, visto l’assist per Iturbe. Sabatini lo ha ricordato qualche settimana fa, Ibarbo invece dopo la Copa America, dalla Colombia, ha voluto ricordare come «nonostante avessi tante offerte ho scelto di restare alla Roma. Dovrò dare tutto nel precampionato, mi devo preparare con umiltà e sacrificio».
SOGNO CHAMPIONS Qualità che non gli mancano, stando a chi lo vede lavorare tutti i giorni e lo definisce un atleta di altissimo livello: «Giocherò la Champions ed era il mio sogno — ha aggiunto —. Era un pezzo mancante della mia carriera». A proposito di pezzi mancanti, in giallorosso avrebbe potuto ritrovare l’amico e compagno di nazionale Bacca: «È vero, stava per venire alla Roma, ne abbiamo parlato. Adesso gli auguro solo buona fortuna». Ne servirà a lui, per far dimenticare il costo del suo cartellino.