CORSERA (L. VALDISERRI) - Non è la prima volta: era già successo, clamorosamente, nel derby del 18 aprile 2010, quando Ranieri li lasciò tutti e due in panchina nell’intervallo, e il 19 febbraio scorso, quando Garcia li ha sostituiti insieme al 65’ di Roma-Feyenoord per far entrare Doumbia e Keita. Però vedere Totti e De Rossi sedersi in panchina, mentre la Roma stava perdendo contro la Juventus, è un’immagine che ha stretto il cuore a molti romanisti. Tanto più perché, senza di loro in campo, anche se non erano gli unici a non aver convinto, la squadra è migliorata e ha raggiunto il pareggio. La domanda, brutale, è facile: sono finiti?
La risposta, sincera, è: no, ma forse non sono più in grado di giocare al top due gare decisive ravvicinate. A Rotterdam, giovedì scorso, De Rossi era stato in campo (molto bene) per 90’ e Totti (bene) per 80’. Contro la Juve hanno sofferto moltissimo. C’è un dato, su Francesco Totti, che spiega la travagliata stagione dei giallorossi. Nella scorsa stagione ha giocato 1.840 minuti (1.664 in campionato e 176 in Coppa Italia), in questa è già a 1.868 (1.222 in campionato, 365 in Champions League, 143 in Europa League e 138 in Coppa Italia). E mancano ancora tre mesi pieni alla fine della stagione. È chiaro che a 38 anni compiuti un simile utilizzo non può andare a braccetto con la qualità delle prestazioni. Ma gli infortuni di Iturbe, la Coppa d’Africa di Gervinho che continua a pesare sul rendimento dell’ivoriano, gli acquisti harakiri di Ibarbo e Doumbia (desaparecido), la cessione di Destro al Milan hanno portato al superlavoro del capitano giallorosso. All’opposto il discorso per De Rossi.
Un anno fa era intoccabile (2.723’ in campionato, 360’ in Coppa Italia), mentre quest’anno ha visto il campo assai meno: 1.250’ in campionato, 270’ in Champions, 154’ in Europa League e 120’ in Coppa Italia. Hanno pesato due infortuni al polpaccio e la necessità di recuperarlo a tappe forzate dopo il gravissimo nuovo infortunio di Strootman, la cui stagione è già finita. La Roma era sicura di avere allestito una rosa per reggere il triplo impegno, ma non è stato così. Totti e De Rossi, simboli della squadra, ora sono discussi per l’eccesso di amore, che li ha portati a giocare anche quando sarebbe stato meglio per loro riposare. Garcia potrà gestirli nel finale di stagione? E, soprattutto, a giugno che mercato farà la Roma?