Totti e De Rossi «consumati» dal troppo amore per la Roma

04/03/2015 alle 09:54.
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CORSERA (L. VALDISERRI) -  Non è la prima volta: era già successo, clamorosamente, nel derby del 18 aprile 2010, quando Ranieri li lasciò tutti e due in panchina nell’intervallo, e il 19 febbraio scorso, quando li ha sostituiti insieme al 65’ di Roma-Feyenoord per far entrare Doumbia e . Però vedere e sedersi in panchina, mentre la Roma stava perdendo contro la , è un’immagine che ha stretto il cuore a molti romanisti. Tanto più perché, senza di loro in campo, anche se non erano gli unici a non aver convinto, la squadra è migliorata e ha raggiunto il pareggio. La domanda, brutale, è facile: sono finiti?

La risposta, sincera, è: no, ma forse non sono più in grado di giocare al top due gare decisive ravvicinate. A Rotterdam, giovedì scorso, era stato in campo (molto bene) per 90’ e (bene) per 80’. Contro la hanno sofferto moltissimo. C’è un dato, su , che spiega la travagliata stagione dei giallorossi. Nella scorsa stagione ha giocato 1.840 minuti (1.664 in campionato e 176 in Coppa Italia), in questa è già a 1.868 (1.222 in campionato, 365 in , 143 in Europa League e 138 in Coppa Italia). E mancano ancora tre mesi pieni alla fine della stagione. È chiaro che a 38 anni compiuti un simile utilizzo non può andare a braccetto con la qualità delle prestazioni. Ma gli infortuni di , la Coppa d’Africa di Gervinho che continua a pesare sul rendimento dell’ivoriano, gli acquisti harakiri di e Doumbia (desaparecido), la cessione di al Milan hanno portato al superlavoro del capitano giallorosso. All’opposto il discorso per .

Un anno fa era intoccabile (2.723’ in campionato, 360’ in Coppa Italia), mentre quest’anno ha visto il campo assai meno: 1.250’ in campionato, 270’ in , 154’ in Europa League e 120’ in Coppa Italia. Hanno pesato due infortuni al polpaccio e la necessità di recuperarlo a tappe forzate dopo il gravissimo nuovo infortunio di , la cui stagione è già finita. La Roma era sicura di avere allestito una rosa per reggere il triplo impegno, ma non è stato così. e , simboli della squadra, ora sono discussi per l’eccesso di amore, che li ha portati a giocare anche quando sarebbe stato meglio per loro riposare. potrà gestirli nel finale di stagione? E, soprattutto, a giugno che mercato farà la Roma?