IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ieri lo ha visto palleggiare in mezzo ai compagni, prima di farsi da parte per il solito, noioso allenamento differenziato. Magari a fine maggio se lo ritroverà in ritiro, in panchina o (difficile) addirittura in campo. Fatto sta che la Roma è pronta ad accogliere a braccia spalancate il ritorno di Castan. Il calciatore, si intende, perché l’uomo nessuno lo ha mai mollato. Sono giorni di progressi, attesa e speranza quelli vissuti da Leo, operato lo scorso 4 dicembre per la rimozione di un angioma cavernoso.
La paura è stata enorme, l’impatto con il campo preoccupante: i primi giorni in cui si è riaffacciato a Trigoria dopo l’intervento faceva fatica anche nei movimenti più semplici. Ma ormai è il peggio sembra passato. Il neurochirurgo Giulio Maira lo ha convocato tra mercoledì e giovedì della prossima settimana: sarà una visita decisiva per rilasciare a Castan il via libera alla ripresa completa dell’attività agonistica. Soprattutto, il professor Maira dovrà autorizzarlo a colpire il pallone di testa, cosa che il brasiliano non può fare da quando ha scoperto il suo problema congenito. A quel punto potrà finalmente intensificare gli allenamenti, con l’obiettivo di ottenere al più presto l’idoneità sportiva. Non si tratta di uno scherzo, ma di test molto duri che spesso causano ai giocatori svenimenti o vomito. E allora, a maggior ragione per un atleta reduce da un intervento al cervello, ci sarà bisogno di tempo per superare l’ultimo ostacolo.
Sulla carta, almeno un mese pieno di allenamenti sempre più intensi e si arriverà a maggio inoltrato. Non è escluso che l’idoneità slitti all’estate, ma Castan spera di poter giocare qualche minuto di una stagione che finora l’ha visto protagonista per un tempo a Empoli. Il solo fatto di tornare tra i convocati entro fine campionato sarebbe uno splendido risultato. E da luglio la Roma «acquisterebbe» un leader che sarebbe servito tanto in questa annata travagliata. Nei progetti di Sabatini e Garcia la coppia titolare doveva essere Manolas-Castan e, se il recupero di Leo filerà liscio, si riformerà il prossimo anno.
La conferma del greco viene data per scontata a Trigoria e lo dimostra il «no» a prescindere con cui i dirigenti hanno risposto a diverse società che hanno chiesto informazioni su Kostas: un paio di club inglesi sarebbero disposti a pagare Manolas più di quanto è costato alla Roma (15 milioni compresi 2 di bonus) ma non sarà lui il giocatore con cui eventualmente far cassa in estate. Dato per scontato il ritorno alla base di Romagnoli, anche se la Samp vorrebbe rinnovare il prestito, sono meno solide, sulla carta, le posizioni di Astori e Yanga-Mbiwa. Lo dimostra il fatto che Sabatini ha già bloccato un altro centrale giovane rimasto finora top-secret. Astori va riscattato dal Cagliari per 5 milioni insieme a Ibarbo (12.5 milioni) e alla seconda metà di Nainggolan (prezzo da fissare). Alla fine probabilmente si chiuderà un accordo globale con i sardi e Astori dovrebbe restare giallorosso, ma forse solo di passaggio.
Obbligatorio, invece, il riscatto a 7 milioni di Yanga-Mbiwa dal Newcastle: il francese ha raggiunto in fretta le 20 presenze che hanno fatto scattare l’acquisto automatico. La Roma non se lo aspettava, avrebbe preferito magari trattarlo a ribasso a fine stagione e ora è pronta a valutare eventuali proposte. Scritto, invece, il destino di Spolli: tornerà al Catania dopo i 5 mesi di prestito a Trigoria. Chissà se farà in tempo ad esordire.