IL TEMPO - (A. SERAFINI) - Quando la ruota non gira, il destino spesso continua a metterci lo zampino. Dopo la disfatta europea e la conseguente contestazione dell'Olimpico, la Roma è stata costretta a registrare anche il forfait in extremis di capitan Totti, rimasto nella capitale a causa di un altro risentimento ai flessori avvertito durante l'allenamento di venerdì a Trigoria. Soltanto nella rifinitura di ieri lo staff medico ha preferito non rischiare, comunicando a Garcia l'impossibilità di inserire il numero 10 nella lista dei convocati per Cesena. Francesco ha svolto in giornata i primi controlli, verranno poi ripetuti anche oggi, per escludere la possibilità di una lesione allo stesso muscolo che appena una decina di giorni fa lo aveva costretto a saltare la sfida di andata in Europa League con la Fiorentina.
Garcia quindi sarà costretto ad affidarsi nuovamente al tridente leggero composto da Iturbe, Ljajic e Gervinho, con Doumbia (arrivato a Cesenatico in ritardo per sbrigare alcune pratiche burocratiche) ancora lontano da una forma fisica accettabile e pronto ad accomodarsi in panchina. Con Keita e Pjanic squalificati, centrocampo affidato a De Rossi, Nainggolan e Florenzi, che parte in vantaggio su Paredes.
Dopo il tracollo dell'Olimpico, il tecnico si aspetta delle risposte ben precise. Anche in difesa oltre al ritorno di De Sanctis tra i pali, confermati Torosidis e Manolas, mentre Astori è destinato a vincere il ballottaggio con Yanga Mbiwa. L'ultimo posto sarà riservato invece a Cole, con Holebas pronto a rifiatare dopo la pessima prestazione con i viola. Dopo circa un mese e mezzo ritorna tra i convocati anche il colombiano Ibarbo, pienamente recuperato dopo la lesione al polpaccio. Per difendere il secondo posto, unico obiettivo stagionale rimasto, c'è veramente bisogno di tutti.