CORSERA (G. PIACENTINI) - Se non è una partita da ultima spiaggia, le somiglia molto. Per il significato che ha assunto dopo il pareggio contro il Parma e per l’impatto sul resto della stagione Roma-Feyenoord di domani sera rischia di essere una gara da «dentro o fuori». Non perché, come ama ripetere Rudi Garcia, «la partita più importante è sempre la prossima», ma perché davvero la Roma si gioca una fetta del suo futuro. E lo fa in un clima che, da quando siede sulla panchina romanista, il tecnico francese non ha mai respirato.
Quando è arrivato, infatti, bisognava ricostruire sulle macerie del 26 maggio: c’era la contestazione, certo, ma psicologicamente è stato più facile ricompattare il gruppo prima e l’ambiente poi, con l’aiuto dei risultati. Oggi le sensazioni sono diverse: c’è la paura di non riuscire, ancora una volta, a centrare l’obiettivo e di terminare la stagione con «zero tituli», come direbbe Mourinho. La Roma ha vestito in passato l’etichetta di eterna seconda, ma mai come quest’anno si era partiti con la consapevolezza di poter vincere qualcosa di importante. E se è vero, come ha dichiarato Walter Sabatini, che «se non si vincerà quest’anno, sarà il prossimo », è altrettanto vero che con il passare delle settimane l’asticella degli obiettivi si è andata abbassando. Da «vinceremo lo scudetto» a «pensiamo partita dopo partita»: il cambio è troppo netto per non far pensare che qualcosa si sia incrinato.
La gara contro il Feyenoord, a questo proposito, potrà dare qualche risposta in più perché l’Europa League è diventata un obiettivo primario e una vittoria convincente potrebbe dare una piega diversa a questo scorcio di stagione, in cui i giallorossi si giocano tutto: alle 23 del 2 marzo, al termine del match contro la Juventus, la Roma potrebbe essere in piena corsa su tutti i fronti o, nel peggiore dei casi, fuori da tutto. Uno scenario, questo, che a Trigoria non vogliono prendere nemmeno in considerazione. A partire dai calciatori. «Dobbiamo cambiare la nostra stagione - le parole di Ashley Cole alla televisione del Feyenoord -: vogliamo che ci sia Sugli spalti Attesi per domani oltre 5.000 tifosi olandesi una svolta. Sarà una partita difficile, l’Europa League è un grande trofeo e si gioca contro grandi squadre: non vediamo l’ora di andare in campo». Un entusiasmo che non sembra condiviso dalla tifoseria: finora sono stati venduti solo 25 mila biglietti, di cui oltre 5 mila ai sostenitori olandesi, che già ieri sono sbarcati nella Capitale. La buona notizia di ieri per Garcia è il recupero di Miralem Pjanic, che si è allenato con il gruppo e dovrebbe essere della partita. A fargli posto uno tra De Rossi e Keita, visto che Nainggolan anche contro il Parma è stato uno dei migliori. In avanti si va verso il tridente composto da Ljajic, Totti e Gervinho: non è un caso che ci fossero loro in campo nell’ultima vittoria casalinga, lo scorso 30 novembre contro l’Inter. Dopo quella gara, la Roma non è più riuscita a far esultare i propri tifosi: è arrivato il momento di ricominciare a farlo.