CORSERA (L. VALDISERRI) - Alessandro Florenzi: «I fischi dopo Roma-Parma? Ci potevano stare. Alla squadra, però, non a Doumbia. È la prima volta che sento fischi a un giocatore che va in campo per la prima volta. Gli abbiamo detto che non erano per lui e, se non l’avesse capito, glielo rispiegheremo. Abbiamo totalmente fiducia in Seydou. Se i tifosi vogliono vedere una Roma agguerrita, contro il Feyenoord, noi alle 19 saremo lì a dar battaglia ». Rudi Garcia: «Dobbiamo qualcosa ai nostri tifosi, siamo in debito. I tanti infortunati? È la nostra storia di quest’anno. Io, però, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e non quello mezzo vuoto. La Roma a 7 punti dal primo posto e +5 sul terzo è più una cosa eccezionale che un fallimento, visto tutto quello che ci è capitato. La cosa a cui teniamo di più è tornare alla vittoria. Come ha detto Florenzi, i tifosi devono sapere che noi siamo i primi a essere delusi. Mi fido della voglia della squadra. Dobbiamo dare tutto per la maglia».
Roma-Feyenoord, stasera alle 19, non ha certo l’appeal delle gare di Champions League che la Roma ha affrontato quest’autunno, ma conta come loro e forse anche di più. I giallorossi non vincono all’Olimpico dal 30 novembre 2014, Roma-Inter 4-2. Nei 90’ non aveva vinto neppure l’ottavo di finale di Coppa Italia contro l’Empoli (20 gennaio 2015) , conquistato ai supplementari grazie a un rigore molto discutibile. Quella di Florenzi e Garcia, così, è una mozione degli affetti: chi può, venga e faccia il tifo. Il momento è delicato, i risultati latitano e Garcia è spesso costretto a mandare in campo giocatori in condizioni non perfette e/o bisognosi di minuti per recuperare la condizione: «Bisogna vivere nel gruppo per sapere come stanno e a che livello sono. Quando un giocatore torna da un infortunio ha bisogno di giocare. Poi, quando ci sono tante assenze, è normale che io faccia appello al loro amore per la Roma e chieda di dare il massimo, anche se non sono al 100%. Se i giocatori torneranno tutti al top potremmo rispondere alle tante gare che abbiamo da giocare fino alla fine. Rimangono tre mesi e mezzo... Per finire questa stagione al meglio dobbiamo riprenderci presto, possibilmente subito. Questa può essere la svolta».
Garcia ha già annunciato Skorupski in porta e ritrova Pjanic e Totti. L’ultima volta che il Capitano ha giocato una gara di Europa League era il 25 agosto 2011, la notte dell’eliminazione contro lo Slovan Bratislava. Luis Enrique lo sostituì con Okaka quando alla Roma serviva ancora un gol per qualificarsi. Sono passati quasi quattro anni ed è ancora Totti l’uomo al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà. In avanti, insieme a lui, toccherà a Gervinho e a Ljajic.