Solida dietro, debole davanti

08/01/2015 alle 08:42.
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IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - L’ultima Roma, quella che si è portata a un solo punto dalla capolista, segna poco e poco fa segnare. Due gol all’attivo e zero al passivo, nelle tre partite a cavallo tra il vecchio e nuovo anno. In realtà, la squadra di Rudi continua a produrre un buon numero di occasioni, solo che recentemente molte non le sfrutta. Segno che c’è bisogno di qualcuno che abbia grande confidenza con il gol, «ma è meglio avere cinque giocatori da cinque reti che uno da venticinque», il dogma del francese. Che, senza gli africani e Gervinho, ha ritrovato e (in parte) . Con l’olandese la squadra non soltanto (grazie anche a Holebas) ha (ri)cominciato ad attaccare a sinistra ma ha ripreso a manovrare il pallone a centrocampo come accadeva nella passata stagione. Kevin a Udine è stato colui che ha recuperato il maggior numero di palloni, 13, mentre ha azzeccato il maggior numero di passaggi, 72 ( 66). Del dominio del pallone a centrocampo si è avvantaggiato pure , lucido e efficace nell’interdizione. E domenica Rudi avrà di nuovo a disposizione , tenuto in panchina al Friuli perché diffidato. Quattro uomini per tre maglie. Ma , a sorpresa, potrebbe proporre volti nuovi in attacco, al di là delle condizioni di , per far male alla Lazio sulle corsie esterne. Il tutto sapendo che la squadra di Pioli brilla sugli esterni offensivi, ma la rinuncia a uno tra gli e Holebas - attaccanti per natura - appare almomento improbabile.