CORSERA (L. VALDISERRI) - Il futuro è di Felipe Anderson: 5 gol e 5 assist per il brasiliano nelle ultime cinque gare, ma tenere la stessa media nel derby vale molto di più. Il presente è di Francesco Totti: i primi due gol su azione del campionato, dopo due su rigore, il secondo fantastico per coordinazione e classe, con tanto di selfie sotto la curva Sud che è la sua seconda pelle. È per questo immortale campione di 38 anni che la chiesa non ha cambiato indirizzo nel villaggio (cfr. Rudi Garcia, 22 settembre 2013, dopo il derby vinto), anche se un altro Grande Vecchio — e cioè Stefano Mauri — aveva fatto tanto per dare una mano a Felipe Anderson. È stato un grande derby, degno delle posizioni in classifica delle due contendenti. La Lazio ha dominato il primo tempo e la Roma il secondo, anche se nel finale la palla-gol per vincere l’hanno avuta ancora i biancocelesti. Klose, però, con un tiro rivedibile, ha permesso a De Sanctis di farsi perdonare l’errore sul gol di Felipe Anderson, quello che sembrava aver chiuso la gara. La gara ha flirtato sempre con chi aveva più coraggio. La Lazio del primo tempo, quella dell’«all-in» con in campo Parolo, Felipe Anderson, Mauri e Candreva contemporaneamente, dietro a Djordjevic prima punta, ha ridotto la Roma a ben poca cosa. Pressing alto, conquista della palla e ripartenza veloce negli spazi.La chiave è stata attaccare con continuità Maicon, disastroso, e un Florenzi tatticamente molto meno bravo del solito.
La Roma della ripresa è stata ridisegnata da Rudi Garcia con il 4-2-3-1, con i decisivi cambi di Strootman (per Nainggolan, mai così a disagio) e Ljajic (per Florenzi). L’olandese, suo l’assist per Totti che ha riaperto la gara a ripresa appena iniziata, è stato un pilastro. Il serbo è stato meno brillante, ma altrettanto coraggioso a giocare sul dolore di un ginocchio gonfio. È stato comunque importante nel cambio di modulo che, a tratti, ha fatto pensare alla Roma di poter addirittura vincere. Totti ha dimostrato, riportato centravanti come con Spalletti, di saper fare ancora gol. Brutta notizia per Destro, che però Garcia ha di nuovo confermato fino al termine della stagione. Sarebbe una follia indebolirsi, con tante partite da giocare, compresa la Coppa Italia e l’Europa League. La Lazio, come contro l’Inter a San Siro, ha sprecato due gol di vantaggio, ma è una squadra in grande crescita. Pioli ha sbagliato a sostituire Felipe Anderson? Probabilmente sì, ma la squadra aveva appena subito il secondo gol e rischiava il tracollo. In ogni caso i tifosi laziali possono essere orgogliosi di come gioca (almeno per 45’) la loro squadra. Non è una vittoria persa. Così come per la Roma è un punto guadagnato: era sotto 0-2 e dominata. Di sicuro, per lo scudetto, serve recuperare brillantezza. Non bastano tre pareggi nelle ultime tre gare casalinghe: Sassuolo (ancora da 0-2), Milan 0-0 e Lazio ieri. Chi ha innescato gli incidenti del dopo partita (un ferito e tre fermati) dimostra che non esiste la partita perfetta. Uno stadio intero aveva dimostrato che si può riportare il derby alla sera. I soliti idioti hanno pensato diversamente.