CORSERA (G. PIACENTINI) - Un virus intestinale potrebbe mettere fuori uso Francesco Totti per la gara di Palermo. Il capitano romanista, che ha incassato anche i complimenti di Alessandro Nesta per il selfie nel derby («È stato divertente, non ha offeso nessuno»), ieri è rimasto a riposo precauzionale. Non è ancora allarme, ma se anche oggi non dovesse allenarsi, allora Garcia dovrebbe cominciare a pensare a soluzioni alternative. Il paradosso è che a sostituirlo potrebbe essere Mattia Destro, che vuole andare via. Ieri il suo agente ha incontrato (di nuovo) Walter Sabatini a Milano: la pista-Milan, destinazione preferita dall’attaccante, si è raffreddata dopo che la società rossonera ha tolto dal mercato Giampaolo Pazzini.
Chi è sempre vigile è la Fiorentina, che però deve liberarsi di Mario Gomez, che a Trigoria non interessa. La cosa certa è che la Roma si priverà di Destro solo davanti ad un’offerta superiore a 15 milioni, e dopo aver trovato un sostituto all’altezza. Giornata impegnativa quella di Sabatini, che aveva in agenda un bel po’ di incontri: col Genoa si è parlato di Borriello (a cui la società rossoblù dovrebbe proporre un anno e mezzo di contratto, annuncio vicinissmo) e della seconda metà di Bertolacci; con l’Empoli del possibile prestito di Salih Uçan e con l’agente di Radja Nainggolan del riscatto dal Cagliari, con conseguente adeguamento del contratto. Sempre sotto controllo la situazione di Darmian, che continua a piacere.
Sul sito bleacherreport. com è apparsa invece un’intervista rilasciata la scorsa settimana da James Pallotta. «Vogliamo avere la migliore squadra possibile, ed è la cosa più importante. Siamo uomini di affari, però, e se qualcuno arriva con un’offerta molto alta per un giocatore, bisogna ascoltarlo. Non si può dire solo no. La mia idea su Strootman, per esempio, è non venderlo, ma se arriva qualcuno e offre una quantità enorme di denaro, bisogna ascoltarlo. Bisogna vedere cosa è meglio per tutti, non solo per una persona». Su Lotito: «Abbiamo una visione molto diversa su come dovrebbero essere gestite le cose. Le sue decisioni sono prese per lasciare intatto il suo potere, non per migliorare il nostro campionato ». La Primavera di Alberto De Rossi intanto ha ipotecato la finale della Coppa Italia battendo 2-0 ieri l’Atalanta a Bergamo (reti di D’Urso e Vestenicky) nella semifinale d’andata. Il ritorno a Trigoria il 28 gennaio.