IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il ruolo del centravanti, nella Roma, è diventato almeno scomodo. Destro e Totti sono in dubbio per la gara del 6 gennaio al Friuli contro l’Udinese (dove già mancherà Gervinho); Borriello, unica prima punta a disposizione, è al in cima alla lista dei partenti. Detto che il primo, nonostante le richieste del Milan, del Torino e della Fiorentina, non andrà via a gennaio (Sabatini, tra l’altro, farà di tutto per non cederlo in Italia), Garcia dovrà comunque fronteggiare l’improvvisa carestia offensiva. E cercherà di recuperare proprio Destro, con il quale si è confrontato in questi giorni: è lui, numeri alla mano, il bomber per la corsa scudetto. L’aggiornamento, poi, a giugno. Perché il colpo in fieri è sempre il colombiano Jackson Martinez, chiesto dieci mesi fa dal tecnico al ds e adesso cercato dalla Juve, ormai rivale anche fuori dal campo. L’ultima suggestione è l’argentino Dybala, 21 anni, del Palermo. Ma il presidente Zamparini lo valuta quasi 40 milioni.
Bacio perugino – Sabatini, intanto, porta nella capitale l’ennesimo pischello: è l’uruguaiano Kevin Mendez, 18 anni, trequartista del Penarol. Costo dell’operazione: 3,5 milioni. Ma per 6 mesi vestirà la maglia del Perugia (sinergia di recente generazione) e a giugno si deciderà se girarlo per un anno a un’altra società, magari di serie A. Suarez lo considera il suo erede. E, non a caso, il club giallorosso ha battuto la concorrenza dell’Arsenal e del Bayern.
Priorità alle scelte – Gli ingaggi di Boriello e Cole frenano Sabatini che cercherà di piazzare entrambi: per il centravanti il Cagliari sfida il Genoa e il Parma, per il mancino se ne sta occupando, guardando all’estero tra Premer e Usa, il manager Vigorelli che è poi lo stesso di Destro. Sistemato Emanuelson al Genoa, il ds aspetta di abbassare il monte stipendi prima di acquistare il difensore centrale Chiriches dal Tottenham. Al posto di Boriello, in panchina, Bergessio o anche Denis, visto che Uçan andrà in prestito all’Atalanta.
Senza prezzo – Il Cagliari forza la mano nel piatto di fine anno. Esce allo scoperto proprio il presidente rossoblù Giulini che, l’ultimo giorno del 2014, ha rilanciano, alzando la richiesta per Nainggolan e favorendo l’inserimento del Liverpool e dlla Juve: «Gli accordi sono chiari: entro la fine della finestra di gennaio del calciomercato, la Roma deve riscattare interamente il giocatore. Ma in questo momento siamo molto distanti da una valutazione reale del giocatore. Leggo e sento che la metà di Nainggolan varrebbe dieci milioni. Mi sembra una schiocchezza, è uno dei migliori centrocampisti d’Europa». Sabatini avrebbe volentieri aspettato giugno per prendere la seconda metà del cartellino. Non più con 6 milioni, come si augurava qualche mese fa, ma avvicinandosi a quei 10 milioni che ora per il Cagliari nemmeno bastano più. Il ds, però, sa come accontentare il presidente Giulini. Ha in mano la carta Borriello, seguito da diverse società di A e all’estero, e il talentino Sanabria. In teoria anche Skorupski, se Neto arrivasse a Trigorià entro il 2 febbraio (come vorrebbe la Fiorentina per guadagnare qualche milione) e non a giugno come (come preferirebbe la Roma per averlo gratis). Il cash, invece, deve venire dalla Germania, dove il Bayer Leverkusen però tiene bassa l’offerta per il riscatto di Jedvaj. Non va altre i 6 milioni, Sabatini ne chiede il doppio.
Tarantella olandese – «La Roma non è una tappa intermedia». Nonostante Strootman abbia dato la giusta importanza alla sua avventura in giallorosso, dall’Inghilterra insistono sul possibile trasferimento al Manchester United di Van Gaal. E come se non bastasse, ecco dalla Spagna l’interessamento del Real Madrid di Ancelotti. Per saperne di più, bisogna aspettare l’estate.