GASPORT (M. CECCHINI) - Se la vita a volte ha facce speculari, stavolta sono quelle di Mattia Destro e Adem Ljajic da un lato, e Manuel Iturbe dall’altro. Facile scoprire il perché. In molti credevano che quella di Udine, per l’attaccante marchigiano, fosse la partita del rilancio, visto che domenica — col derby all’orizzonte — difficilmente prenderà il posto di capitan Totti. Invece, complice un infortunio muscolare alla coscia destra risolto solo in extremis, per Destro c’è stata solo l’ennesima panchina. L’ultima di una via crucis che dovrebbe condurre a una cessione. Il problema è: quando? Ieri Garcia è stato chiaro: «Sono stato io che ho posto il veto alla sua cessione ». Dichiarazione inequivocabile, che metterebbe il silenziatore alle trattative che pure la società sta portando avanti. Certo, non sono semplici, visto che la Roma valuta l’attaccante almeno 20 milioni, cifra che al momento in Italia nessuno può spendere. E così Mattia è stato tirato in ballo su tre fronti: Milan (scambio con Pazzini), Fiorentina (scambio con Gomez) e Torino (scambio od opzione su Bruno Peres), il tutto rimandando all’estate le definizioni vere e proprie, anche perché Destro al momento è restio a lasciare la Roma anche per motivi familiari. Una cosa è certa: il morale del giocatore è basso, perciò meglio non escludere sviluppi improvvisi.
ITURBE FELICE Anche Ljajic però ha il viso segnato, visto che c’è allarme per la botta rimediata da Pasquale. Non sembrerebbe nulla di grave, Garcia dice che per il derby ci sarà, ma la prudenza a caldo è d’obbligo. Insomma, l’unico attaccante davvero felice pare Iturbe. «Era importante iniziare bene l’anno. Vincere non era facile, ma ce l’abbiamo fatta. Il gol di Astori era entrato, l’ho visto dopo nello spogliatoio. Ora però pensiamo al derby. Stiamo bene, d’altronde dobbiamo vincerle tutte per stare sempre lassù. Mi aspetto un Olimpico pieno per vincere anche contro la Lazio. Il mio ruolo? Garcia chiede anche di aiutare in difesa, nel finale poi ho fatto anche il centravanti. L’ho fatto nel River e la posizione mi piace tanto, ma decide l’allenatore. Se ho spazi mi trovo bene. Comunque sono tranquillo, si parla tanto di quanto sono stato pagato, ma tutti mi aiutano e hanno fiducia in me».