De Rossi pronto a risollevarsi. La Roma aspetta

05/01/2015 alle 09:17.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - Sarà anche perché tra l’infortunio (lesione al polpaccio) e la di Genova (sponda rossoblù), ha dovuto saltare — suo malgrado — il 25% delle partite di campionato (a cui vanno poi ad aggiungersi le assenze per scelta tecnica: e Inter, anche se in quest’ultima è subentrato). O sarà anche perché il mese di dicembre è stato davvero così brutto e pesante, di quelli che speri che Babbo Natale arrivi il prima possibile e si porti via tutto. Sta di fatto, però, che i numeri sono lì, chiari ed impietosi, e nella loro aridità ci dicono che in questo primo scorcio di campionato è scivolato un po’ giù, diventando il quarto centrocampista di . Nonostante le parole d’oro che il tecnico francese gli ha riservato anche pochi giorni fa. Ora l’occasione di riprendere quel che è stato è ghiotta, a partire dalla sfida di domani ad Udine. Dove, però, dovrà fare grande attenzione e sminare il timorederby, evitando un giallo che (essendo in diffida) gli farebbe saltare la sfida alla Lazio di domenica prossima.

NUMERI ED EQUILIBRIO Finora ha giocato 11 delle 16 partite di campionato. , ad esempio, ha fatto percorso netto, ne ne ha saltata una sola, appena due. Ed anche come minuti Daniele (886) è molto dietro, con il «ninja» che guida la classifica dei centrocampisti (1290 minuti giocati), che si ferma a 1197 e a 999. Insomma, con giocoforza fuori da questa corrida, fino ad oggi è come se fosse finito metaforicamente in panchina. Non è così, è ovvio, perché l’importanza che il centrocampista azzurro riveste per la Roma non solo l’ha sottolineata proprio («Non ho mai avuto uno così, sa fare tutto, con lui difendiamo anche a tre. È un grande campione ed un grande uomo»), ma la si intuisce anche ogni volta che la Roma scende in campo. È vero che in campionato sono arrivate tre vittorie su 5 (i k.o. sono arrivati con e ), ma nelle vittorie esterne contro Parma e la Roma ha dimostrato scarso equilibrio, proprio quello che le garantisce Daniele.

PASSAGGIO CHIAVE Insomma, per gettarsi alle spalle il dicembre nero può ripartire già da domani ad Udine (sarebbe la sua 350a in Serie A), dove potrebbe indossare la fascia di capitano, nel caso in cui preferisca a . Lui, poi, è davvero l’uomo che dà equilibrio alla squadra, nel (volante davanti alla difesa) e nel (mediano vicino a , con compiti più di copertura del belga). Un passaggio chiave per la Roma e e per lui, a ridosso della partita delle partite, il derby di domenica che sarà quasi una prova del fuoco, per lui che da sempre lo soffre e spesso lo sbaglia. Se tra Udinese e Lazio rivedremo il vero , allora i numeri possono davvero andare in soffitta, loro e la loro aridità. E lui sarà di nuovo quello di sempre.