IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Oui, je suis Charlie : dicano quello che vogliono su Rudi Garcia, l’allenatore della Roma è geniale. Introdurre il derby con il pensiero a Parigi è roba da uomini veri. Senza cadere nella retorica e nel buonismo che polverizzò la partita di Napoli prima ancora di scendere in campo, è giusto e necessario prendere la distanza tra una guerra vera e una sfida a pallone. Non corriamo il rischio di sottovalutare la partita di oggi. Si vede, si sente da settimane che per la Lazio è la partita dell’anno. E anche per noi è una sfida chiave, con la Juventus impegnata a Napoli e la critica nazionale scatenata nella caccia ai giallorossi. È il momento giusto, per una squadra che si sente in lotta per lo scudetto, di mettere un paletto di ferro sul campionato. E anche in questo Garcia va ammirato per la sua lucidità. Se oggi non sarà smentito dal campo, il suo punto di vista è semplice:tra il rischio di giocare in difesa e quello di attaccare, meglio il secondo. Pochi lo fanno in Italia, il suo messaggio è anche per la squadra, è il momento di segnare di più e rischiare. Se arrivasse anche ad azzardare Destro con Totti, rischierebbe tanto ma al momento giusto. Non dimentichiamo poi che la Roma ha fatto finora l’acquisto più importante: Strootman. Certamente oggi dal villaggio assalteranno la chiesa, ma Rudi la difenderà.