Il “mal di testa” di Garcia: mai così male sulle palle alte

13/12/2014 alle 10:21.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - La Roma ha il mal di testa. Lo scorso anno era quasi un’arma segreta, una capacità da sfruttare per sbrogliare matasse intricate contro avversari chiusi o mettere il sigillo a partite dominate. Il palo di testa di contro il avrebbe forse potuto cambiare la storia della stagione romanista. Ma sono proprio i colpi di testa il tallone d’Achille della formazione giallorossa: la peggiore in serie A nel gioco aereo, appena 9,9 duelli vinti sui palloni alti ogni partita. Per capirci, la ne vince 13 a partita, l’Inter 17. Il risultato: già 3 gol subiti su colpo di testa (De Ceglie, Ranocchia e Lewandowski), ma anche con il Cska in occasione del pari subito al 93’ la squadra ha pagato le carenze sui palloni alti. E, estendendo il discorso, il gol da fuori di Bonucci arriva da un corner rinviato corto. Proprio su corner, invece, la Roma fatica a lasciare il segno. L’unica rete da angolo è quella di contro il Chievo. Lo scorso anno, il solo sfruttò addirittura 4 volte corner e punizioni per segnare, senza di lui però è cambiato tutto. Persino ha ammesso: «I gol da calcio d’angolo? Qualcosa su cui si può migliorare». Intanto domenica contro il la Roma scenderà in campo con la scritta Telethon sulla maglia (al posto dello sponsor ancora assente) nell’ambito di una serie d’iniziative benefiche.