IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Complimenti, monsieur Rudi. E altri 100 di questi gol. Grazie a Nainggolan, la Roma del francese ieri a Genova ha tagliato un traguardo di assoluto valore: cento reti in campionato. Settantadue nel passato torneo, prima delle 28 in quello attuale. E pensare che Garcia contro il Genoa ha mandato in panchina sia Totti che Destro, e che ha spedito in campo il capitano soltanto nella parte finale della sfida. A tal proposito, subito una riflessione: ma se Destro non gioca titolare neppure quando Totti fa la riserva, quando gioca? L’ennesima conferma che l’attaccante ascolano non fa esattamente al caso del francese, che adesso nel ruolo di centravanti gli preferisce anche Gervinho.
IL CASO DESTRO - Un dato che induce a riflessioni, nette, in vista del prossimo mercato, forse anche già a gennaio, visto che Mattia ha più volte manifestato voglia di giocare con maggiore continuità e sofferenza nel restare quasi sempre a guardare. La curiosità, che è anche una notizia, è che proprio Destro è il miglior cannoniere di campionato della Roma alla francese: per lui 17 reti. A seguire Ljajic con 12 e Gervinho con 11. Garcia pubblicamente continua a fare grande affidamento su Destro, poi però lo fa giocare davvero poco. E raramente nelle partite-chiave della stagione.
MARCHIO DI FABBRICA - Cento gol, si diceva. Il tutto in 53 partite, il che significa che la Roma di Rudi viaggia alla media di 1,88 reti a gara. Quasi due gol, insomma. Non male, assolutamente. Basti ricordare, sotto questo aspetto, che finora in due stagioni con Garcia la Roma non ha segnato soltanto in 9 partite (17%), quattro delle quali sono terminate sul punteggio di 0-0. Rudi ha mandato complessivamente in gol venti suoi giocatori, e al conto delle reti all’attivo devono essere aggiunte anche 3 autoreti. La Roma a partire dal passato torneo è andata in gol come detto, in 44 partite su 53, cioè nell’83% dei suoi impegni. Il risultato più frequente è stato il 2-0 oppure lo 0-2 che si è verificato addirittura in 11 occasioni: un po’ il marchio di fabbrica di Garcia. Che può vantare il massimo scarto nel 5-0 rifilato lo scorso anno al Bologna (Curci tra i pali), mentre i successi di misura sono stati 11 su 37 (30%).
CONFRONTO IN NEGATIVO - Se c’è Roma, c’è gol. E se ci sono i gol, c’è spettacolo. Con Garcia, dunque, raramente lo spettacolo è mancato. Rispetto alla passata stagione, la sua squadra dopo 15 turni, ha segnato un gol in meno (28 contro 29), ma conta poco: conta stare a meno 1, e non meno 3 come un anno fa, dalla capolista.