LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - L'ennesimo infortunio muscolare ha fatto scattare più di un campanello d’allarme a Trigoria, costringendo Sabatini a chiamare a rapporto Garcia. «Abbiamo avuto qualche problema — l’ammissione del diesse giallorosso — sappiamo di dover intervenire sul mercato dopo gli infortuni, non possiamo certo giocare in condizioni precarie. Domani (oggi ndr) mi incontro con Garcia e valuteremo tutte le problematiche, che sono risolvibili, ma ci sono». Il non poter giocare in «condizioni precarie» è l’evidente disagio di una società che ha speso molto sul mercato e si ritrova a pagare un conto troppo salato al lavoro quotidiano fatto dai preparatori atletici, nonché a una componente di sfortuna. Oggi l’incontro tra dirigenza e tecnico, per correre ai ripari sul mercato di gennaio, soprattutto per quello che riguarda la difesa.
Non si conoscono infatti i tempi di recupero di Castan, nemmeno quelli di Maicon, con Yanga-Mbiwa che dovrà restare fermo almeno una ventina di giorni per la lesione muscolare che si è procurato in nazionale: un terzino e un centrale, almeno, sono gli obiettivi a questo punto dichiarati della sessione di riparazione. Oppure un giocatore che sappia fare entrambi i ruoli. «Spero sia l’anno giusto per vincere lo scudetto — ribadisce intanto Totti a margine del premio Facchetti — la Roma è l’unico amore calcistico che ho e il boato per il mio gol — scudetto del 2001 non lo dimentico. Il mio sogno, poi, resta la Champions». Sul momento attuale della Roma, il numero dieci ha le idee chiare. «Abbiamo avuto una ‘crisetta’, può succedere, perché niente è perfetto, ma speriamo di superarla: la stagione è lunga e vogliamo toglierci qualche soddisfazione». Sul campo, sono rientrati ieri a Trigoria De Rossi e Pjanic, mentre ha rassegnato le dimissioni Fenucci per raggiungere Tacopina al Bologna.