CORSERA (L. VALDISERRI) - Rudi Garcia non ritratta. «Se sono sempre sicuro che vinceremo lo scudetto? Quando dico una cosa non lo faccio per caso. Ho fiducia nei miei giocatori, so che possiamo fare grandi cose. Lavoriamo insieme da 16 mesi e stiamo costruendo una squadra con un’identità di gioco, ci lavoriamo ogni giorno. Abbiamo ottenuto dei risultati e continueremo a seguire questa strada. Non parlo di certezze, perché nel calcio non esistono, ma di convinzioni e le mie non cambiano dopo una o due partite. I ragazzi sono motivati, pensiamo positivo per il resto della stagione, a partire dalla partita contro il Torino».
Il tecnico francese sa che i numeri non sono dalla sua parte: dopo aver vinto le prime sei gare stagionali, tra campionato e Champions, ci è riuscito solo due volte nelle ultime otto (contro Chievo e Cesena; poi 4 sconfitte e 2 pareggi, 15 gol subiti e 9 fatti). Visto che il calcio ha poca memoria, a Roma come altrove e a volte più di altrove, a Garcia è stato rimproverato sia l’eccesso di presunzione (l’1-7 contro il Bayern all’andata) che l’eccesso di difensivismo (il 2-0 del ritorno). Una mancanza di coerenza che gli è stata rinfacciata da molti critici e tifosi, senza pensare che la ribalta dell’Allianz Arena era importantissima, a livello internazionale, anche per l’allenatore. Aver scelto una formazione più accorta può essere visto come un atto di debolezza oppure come avere messo l’interesse della squadra davanti al proprio? «Non dobbiamo cambiare mentalità, dobbiamo continuare ad avere fiducia in noi stessi. Bisogna guardare avanti, tornare a giocare da Roma, con aggressività e soprattutto con entusiasmo. La squadra non ha perso fiducia. Vivo con i ragazzi ogni giorno, li vedo in campo e osservo buoni allenamenti. Sono uno che analizza le cose nel lungo periodo e da inizio stagione vedo una Roma che sta sulle stesse tracce di quella dell’anno scorso».
Contro il Torino, che ha giocato in Europa League giovedì sera, ci sarà il ritorno tra i pali di Morgan De Sanctis (alla 50a partita in giallorosso) e quelli di Pjanic, Totti e Gervinho. Ballottaggio per la terza maglia in attacco tra Ljajic e Destro. Andrà in panchina Kevin Strootman, a otto mesi dall’infortunio di Napoli, ed è stato convocato anche Alessandro Flo- renzi, nonostante la distorsione della caviglia patita a Monaco di Baviera. L’olandese non è utilizzabile, l’azzurro farà un provino per capire se può almeno fare la riserva. I grandi rientri per Garcia dovrebbero arrivare dopo la sosta delle nazionali. Il tecnico spera di recuperare Maicon e Astori, magari anche Castan. Rientri che possono cambiare la squadra.