IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ha voluto la bicicletta, adesso bisogna pedalare. Rudi Garcia invocava il «raddoppio» della Roma mentre si giocava ancora il campionato scorso, Sabatini lo ha accontentato sul mercato, ora è il tempo di gestire l’«armata giallorossa»: 28 giocatori (più Balzaretti), quasi tutti di primo livello, da gestire in tre competizioni.
Far ruotare gli uomini senza scontentare nessuno è il compito più difficile per gli allenatori dei grandi club. Rudi ci è già passato a Lille negli anni della Champions, senza raggiungere lo scopo: l’Europa è durata poco e qualcuno nello spogliatoio (vedi Pedretti) lo ha accusato di puntare solo su un gruppo ristretto di elementi.
Ma è già tempo di scrivere un’altra storia: 7 partite in programma da sabato a Empoli fino all’esame scudetto in casa della Juventus il 5 ottobre, in mezzo due sfide di Champions con Cska e Manchester City, il ritorno di Zeman all’Olimpico, la trasferta infrasettimanale di Parma e il Verona in visita all’Olimpico.
Al «Castellani» parte ufficialmente il turnover di Garcia, che solo oggi ritroverà ai suoi ordini il gruppo al completo: Gervinho e Keita gli ultimi a rientrare fra i 16 nazionali sparsi per il mondo, entrambi hanno giocato ieri in Africa quindi è assai complicato pensare a un loro impiego contro la matricola di Sarri. Oggi non si alleneranno con i compagni, resta solo la rifinitura di domani.
Poco male per Keita, che dovrà sostituire lo squalificato De Rossi mercoledì in Champions, mentre Gervinho lascerà probabilmente il posto a Ljajic. Con il serbo in attacco confermato Iturbe e pronto al debutto stagionale Destro, stufo di iniziare tutte le partite in panchina. Che sia la Roma o la Nazionale.
Florenzi dovrà attendere il suo turno nella sfida ai campioni di Russia. E Totti? Non sarebbe sorprendente vederlo inizialmente fuori a Empoli, nell’ottica di una gestione accorta studiata insieme a Garcia. Ma il capitano non si tirerebbe indietro se il tecnico gli chiedesse di partire titolare due volte in quattro giorni, giocando un’ora per volta.
A centrocampo Nainggolan e Pjanic sembrano intoccabili aspettando il rientro di Strootman, mentre la difesa è il reparto ancora in allestimento. L’idea di Garcia è confermare in blocco il quartetto all’opera con la Fiorentina - anche se Torosidis è tornato affaticato dalla Grecia - e inserire Maicon e il convalescente Castan in Champions. Il terzino ha ripreso a lavorare con i compagni e si è visto tendere la mano da Dunga. «Ho preso una decisione per il bene della squadra, ma non è definitiva» la pillola addolcita del cittì dopo la cacciata dal ritiro della Seleçao.
Garcia vuole affidarsi all’esperienza per superare l’impatto europeo mercoledì prossimo: oltre al probabile impiego di Maicon, Totti e Keita, conferma in vista per Cole a sinistra. Holebas può attendere.