IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il mercato chiude il 1°settembre alle 23 e fino all’ultimo minuto può succedere di tutto. Fatta la necessaria premessa, la giornata di ieri conferma lo scenario annunciato: Benatia non ha offerte e al momento resta alla Roma.
Tre indizi fanno una prova. Il primo: il marocchino continua a rassicurare i tifosi, lo ha fatto anche ieri in Austria mentre firmava autografi prima di lasciare il campo. «Rimani?» gli hanno chiesto. «Certo, state tranquilli» la risposta senza esitazioni. La seconda indicazione arriva direttamente da Mourinho, interrogato dai cronisti inglesi sulle intenzioni del Chelsea riguardo a Benatia. «We’re not interested», «non siamo interessati» assicura lo Special One prima di elencare i centrali già in rosa sui quali dice di puntare. Infine, il terzo segnale lo lancia Moussa Sissoko, l’agente del marocchino definito «un menestrello» da Sabatini. Ieri ha ritrovato la parola per dire a tuttmercatoweb che «l’offerta del Chelsea non è vera, sono solo voci di mercato. Benatia resta a Roma? Direi di sì».
In quel «direi» c’è il margine di una partenza ancora possibile. Ma più passano i giorni e più si riduce. E se l’offerta da 35-40 milioni, che a questo punto solo il Manchester United potrebbe lanciare, giungesse a Trigoria nei prossimi giorni? I dirigenti la sottoporranno a Pallotta, che deciderà il da farsi.
Come noto, la Roma ha bisogno di recuperare una quindicina di milioni sul mercato. La cessione di Benatia a un prezzo congruo viene considerato il male minore ma può comunque aggiustare i conti vendendo Ljajic, eventualmente (molto difficile) Destro. Sulla carta potrebbe anche restare così com’è col placet della proprietà. Farebbe felice Garcia, che nel frattempo si sta impegnando per riunire un gruppo non ancora saldo come lo scorso anno. Sul campo tutti i giocatori, tranne Balzaretti e incluso Benatia (quarto indizio), hanno posato per una foto ufficiale. E in serata, dopo il pomeriggio di riposo, l’allenatore ha portato la squadra a cena nel bosco: un ristorante a una trentina di chilometri da Bad Waltersdorf, senza dirigenti e nessun altro al seguito, solo i giocatori e l’allenatore tra un antipasto di salumi e mozzarella, una bistecca e un tiramisù.
Garcia ha colto nel segno e ora aspetta notizie da Sabatini, che non lo ha raggiunto in Austria. Doveva occuparsi innanzitutto di Carbonero, esterno offensivo classe ’90 del River e della nazionale colombiana (una presenza all’ultimo Mondiale) atteso oggi nella Capitale: la Roma lo farà tesserare da un altro club italiano (Cesena, Parma ed Empoli in lizza) per non occupare la casella da extracomunitario rimanente.
Quella va tenuta libera per Basa, il sostituto che Garcia vorrebbe nel caso di partenza di Benatia.