CORSERA (L. VALDISERRI) - Giovani, talentuosi e con ingaggi ancora sostenibili. Adem Ljajic e Mattia Destro sono l’identikit dei calciatori che servono per provare a risanare la serie A che affonda tra i debiti e all’estero ha un’immagine pari allo zero. Il serbo ha 22 anni e un’esperienza da veterano: 106 presenze e 21 gol, divisi tra Fiorentina (78/15) e Roma (28/6). Il centravanti ha 23 anni, 87 presenze e 33 gol in serie A (16/2 con il Genoa, 30/12 con il Siena e 41/19 con la Roma), nella scorsa stagione ha viaggiato alla media di un gol ogni 95’ giocati. Una buona fetta di tifosi, però, non è convinta di loro. E una percentuale ancora più alta di addetti ai lavori - magari gli stessi che avevano già dato Pjanic al PSG e portato a Roma quel Ferreira Carrasco che ha solo «usato» il club giallorosso per farsi rinnovare il contratto dal Monaco alle cifre che voleva lui - li mette ogni giorno in vendita per fare cassa e/o investire altrove.
Magari sul «vecchietto» Eto’o o su un cavallo di ritorno come Cerci, che in giallorosso ha sempre fallito. Ljajic ha fatto una buona tournée americana. Nella stagione scorsa aveva svolto la preparazione con la Fiorentina, particolare importante per giudicare la sua annata. Vuole restare a Roma e il suo procuratore, Fali Ramadani, ripete che non si muoverà. Una sola squadra può farlo vacillare: l’Atletico Madrid. Per Destro si è fatto avanti il Wolfsburg, destinazione non gradita. Sotto traccia si muove la Juve, per completare l’attacco (Tevez, Llorente, Morata e Giovinco) dopo le partenze di Vucinic, Osvaldo e Quagliarella. Dato che Benzema e Van Persie non hanno intenzione di venire a Roma, vale la pena rinunciare al futuro? Il presente: nessuna lesione muscolare grave per Leo Castan, infortunatosi contro l’Inter. È solo una contrattura del bicipite femorale della gamba destra. Riprenderà l’attività durante il ritiro in Austria dal 9 al 15 agosto