Prove tecniche di Roma. Garcia pensa positivo

19/07/2014 alle 10:11.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Un allenamento con festa. Qui Rieti, fa caldo, ma la gente ha voglia di Roma e si spoglia per resistere ai trenta gradi e anche di più nella tribuna est del Manlio Scopigno. Sono in diecimila i curiosi giallorossi, che cantano dall'inizio alla fine, come fosse una prima vera. Davanti ci sono i giovani under dell'Indonesia, la Roma, con appena tre giorni di allenamento sulle gambe, si presenta con alcuni volti nuovi, i soliti "vecchi" e tanti, tantissimi Primavera, più Sanabria e , i due fiori all'occhiello.

Finisce 3-1, con un messaggio per gli scaramantici: come l'anno scorso, la prima rete della stagione viene firmata da Alessandro , lui che è stato appena accarezzato dalla voglia di rimettersi in discussione, qui o altrove. Troppi attaccanti, meglio riflettere sul futuro. lo ha tranquillizzato e intanto lo prova a metà campo, il suo vecchio ruolo. Fanno capolino come attori non protagonisti, (contusione alla caviglia, fanno sapere), e , inizialmente nemmeno nella lista dei convocati. Solo qualche giro di campo per loro, per mantenersi in tiro e prendere un po' di applausi. Sì, anche per Mhedi, che ancora non sa cosa sarà di lui, ma questo calore, forse, lo aiuterà a prendere (con la società) una decisione serena.

I tempi di Chivu, che voleva "scappare" come e che veniva insultato in situazioni come questa, sono ormai lontani. Per fortuna. Già idolo dei tifosi anche , appesantito ma carico: il ragazzino argentino piace e fa sognare. Ma non gioca, per ora. ha bisogno di lavorare, pure lui c'è ma non si vede.

TRE DA TRENTA
propone un
di massa. Undici giocatori nella prima mezzora con alcuni nuovi e qualche elemento della prima squadra; undici nella seconda con tanti big in meno; tredici nella terza con solo giovani. Tre partite in una. Schemi che passano dal al . Brevi e arbitrarie indicazioni per il futuro: si vede la vecchia idea di aggressività e qualità, tanta corsa e tocchi di prima.

Mai una palla trattenuta sui piedi, da nessuno. appare vivo e in bella mostra, nonostante il suo futuro giallorosso sia perennemente in bilico. Si vede Josè Angel. Qualche fischio per lo spagnolo, senza un perché. Poi c'è : una trentina di minuti da padrone di casa e da traino d'entusiasmo: riceve un premio ad inizio gara e poi partecipa alla festa. Il bello deve venire, avrà pensato. A questa squadra manca ancora gente come , , , e , per esempio.

IL TOCCO DI
Qualcuno ha sussurrato, ma questo è Dodò? No, ma il ricciolo è quello. Il ragazzino turco, , si piazza in mezzo al campo, al fianco di
(
corre già come se fosse già dicembre) e a braccetto con il capitano. Cerca e trova il dialogo con gli attaccanti. Alla . Suola, tacco e punta, affascina il suo modo di gestire il pallone. Leggerino, per ora, di palle ne recupera poche. Ma il talento è visibile. Segna anche un gol. Applausi. Cole e Emanuelson - le altre novità - si alterano sulla fascia sinistra, entrambi terzini. Il primo sembra ancora un po' imballato, il secondo zompetta come un grillo. C'è il solito Borriello, che segna e fatica come gli altri. Ma passano gli anni e, a quanto pare, resta sempre «un problema». Il futuro non è qui.

ROMA (): Skorupski; Balasa, Somma, , Cole; , , , , , .
Dal 33' pt (
):
, Golubovic,
, Romagnoli, Emanuelson; , Mazzitelli; Pettinari; Sanabria, José Angel; Borriello.
Dal 25'st: Svedkauskas, Sammartino,
, Calabresi, , Ricozzi, Pellegrini, Adamo, Ferri, Vestenicky (42'st Di Mariano), Cedric (42'st Taviani). All.
Reti: 8'pt
, 12'pt , 43'pt Borriello, 12'st Bakri